In un sistema scolastico in continua evoluzione, diventa ancora più rilevante creare opere che rispondano alle nuove esigenze della didattica. Proprio per questo durante l’elaborazione dei nostri testi abbiamo lavorato a stretto contatto con numerosi docenti in tutta Italia, intervistandoli sui nuovi bisogni dell’attività didattica, sulle caratteristiche ideali del libro di testo e sottoponendo loro in anteprima alcune pagine della nostra nuova produzione editoriale, affinché ci esprimessero in itinere i loro giudizi. Ecco le prime impressioni su Un solo Pianeta:
«è un approccio al tema quasi naif: al di là dei contenuti disciplinari, vedo che si pone alcune domande che sono il nocciolo delle scienze»
«mi aspetto altre domande di questa profondità ingenua, che poi sono le domande che ci rivolgono i nostri allievi, tipo: perché le foglie cambiano colore? oppure: come fa la linfa ad arrivare in cima a una sequoia?»
«mi piacciono i laboratori, con i materiali alla mano, le figure chiare, le indicazioni semplici»
«sembra un libro tecnologico, con QR code, mappe concettuali modificabili, studio attivo, interroga la mappa»
«ora che non sappiamo come procedere per fare un’Educazione Civica davvero utile, indicazioni come queste ci tornano preziose»
«’Scienze e curiosità’ è molto bello, qualcosa che esce un po’ dagli schemi. E i ragazzi quando vedono la parola curiosità sono attratti perché interpretano proprio così: qualcosa che se ne esce dal solito schema del libro di testo»
«io apprezzo soprattutto la facile reperibilità dei materiali, senza spese per le famiglie»
«apprezzo le domande che accompagnano l’esperimento: facciamo così fatica a far distinguere il procedimento dalle osservazioni!»
«è come leggere Focus Junior, sembra un articolo di giornalismo divulgativo per ragazzi
«mi piace che il testo dia sostanza alle professioni scientifiche, perché induce a prendere in considerazione di fare studi scientifici o tecnici, non solo umanistici»