ANIMALITA’

Se la differenza tra uomo e animale, come ci insegnano gli uomini del Settecento, si colma con una magnifica gradualità di forme viventi, compito della filosofia è quello di descrivere le peculiarità dell'uno e dell'altro senza perdere di vista che si tratta solo di differenze quantitative. Compito di chi legge il Settecento è però quello di non perdere mai di vista un'altra verità: quella per cui le differenze quantitative si possono trasformare in differenze qualitative. Ecco perché allora l'estetica dovrebbe preoccuparsi dell'animalità. Non si vuole qui indagare l'attrattiva che la vita animale esercita sull'artista. Non è nemmeno una prospettiva mimetica quella che viene affrontata. Piuttosto, a partire dall'analisi del ruolo dell'anima animale nel Settecento, ci si vuole avvicinare al significato di quei passi di Valéry nei quali il lavoro del mollusco, che emana la sua conchiglia, diventa la metafora del lavoro dell'artista. Nella conchiglia l'uomo vuole riconoscere un fare che gli appartiene, un produrre che gli è proprio, non tanto per la tecnica che in essa si esprime ma per quanto di misterioso, il mistero appunto della creazione artistica, in essa si cela.

L’INFORMATICA INVISIBILE. COME GLI ALGORITMI REGOLANO LA NOSTRA VITA… E TUTTO IL RESTO

Anche se la nascita degli algoritmi si può far risalire a circa il 2000 a.C., datazione delle tavolette mesopotamiche e dei papiri egiziani riportanti i primi esempi di procedimenti di calcolo, la definizione formale del concetto di algoritmo ha cominciato a essere approfondita solo nel XX secolo e ha costituito una premessa indispensabile per la realizzazione del primo calcolatore elettronico programmabile e dei primi linguaggi di programmazione. Oggi è facile affermare che gli algoritmi caratterizzano molti aspetti della nostra vita quotidiana. La prenotazione di un posto in aereo, l'effettuazione di una transazione sicura ad uno sportello bancario elettronico, la ricerca di informazioni nel Web, la sicurezza della firma elettronica, la compressione o decompressione di file di musica o immagini sono solo alcuni esempi della pervasività degli algoritmi nella nostra vita quotidiana. Però, nonostante questa massiccia presenza degli algoritmi nelle applicazioni a noi più familiari, il loro ruolo e la loro rilevanza ai fini di garantire le prestazioni delle applicazioni stesse sono ignorati dalla maggior parte degli utenti o, nella migliore delle ipotesi, considerati solo come aspetti tecnici di poca rilevanza. Con questo volume si desidera colmare questa lacuna conoscitiva presentando una serie di applicazioni che incontriamo quotidianamente nello svolgimento delle nostre attività di lavoro o di svago, mettendo in evidenza per ciascuna di esse le tecniche algoritmiche utilizzate, le loro basi concettuali e scientifiche e come esse siano determinanti per la validità delle applicazioni affrontate.
Il volume si rivolge a studiosi, studenti e appassionati di Matematica, Tecnologia e Informatica.

ESTETICA E ORGANIZZAZIONE

L'attenzione alla dimensione estetica si è affermata recentemente negli studi organizzativi e di management configurando un nuovo campo di analisi e una nuova consapevolezza metodologica. La tesi del libro è che la comprensione della vita organizzativa, convenzionalmente dominata dall'approccio "scientifico", logico-razionale, è invece legata anche all'estetica, all'analisi delle dimensioni percettive, sensoriali ed emotive di quanto avviene nelle organizzazioni. Il vissuto dei soggetti nella loro pratica lavorativa, il ruolo delle emozioni, della sensibilità, del gusto, della fantasia, della passione sono elementi fondamentali per la comprensione dell'agire organizzativo. L'importanza dei simboli, della comprensione delle modalità non razionali attraverso le quali i soggetti agiscono nell'organizzazione, del giudizio estetico del lavoro che si fa e del come lo si svolge, dei modi di rapportarsi tra le persone, sono tra i temi affrontati in quest'opera, che cerca di definirne le metodologie di analisi attraverso un originale approccio epistemologico. La comprensione "estetica" delle organizzazioni può rendere conto delle dinamiche più profonde della vita organizzativa, che orientano in modo decisivo i processi produttivi e le relazioni interpersonali. L'analisi dell'organizzazione come ipertesto estetico mette in risalto i pregi di una conoscenza organizzativa dialogica e non-causale e i limiti di un'interpretazione delle organizzazioni basata su un'artificiale separatezza della vita organizzata rispetto al complesso della vita sociale.

DA COLONIE A PAESI IN VIA DI SVILUPPO

Il volume offre una estesa quanto veloce esposizione di eventi storici e argomenti che, esaminati dall'angolatura della Storia economica, arricchisce la trattazione della disciplina con una serie di riferimenti alla contingente attualità. Esso si sviluppa partendo da un necessario aspetto metodologico che include strumenti e modi di vedere i periodi storici in fasi, ere, epoche, snodandosi attraverso un percorso che tende a distaccarsi dalla classica visione eurocentrica, offrendo un panorama quanto più ampio possibile e riflettendo, alla luce di un lento e doloroso declino della civiltà guida americana, su e a cosa porterà l'estensione mondiale dell'«industrializzazione». Alla luce anche di una forte crisi, quella del 2008, che ancora, a distanza di alcuni anni, attanaglia il sistema mondiale, si è alla ricerca di un nuovo o di nuovi paradigmi dello sviluppo o di approcci che rifuggano da ogni dogmatismo, come quello ecologico, che possano anche aiutare a comprendere e a collocare la globalizzazione in un contesto diverso da quello entro il quale di solito viene relegata, e cioè quello economico. Questo spiega l'atteggiamento di alcune potenze emergenti, come la Cina, che nonostante la crisi stanno adottando una strategia di penetrazione economica, e non solo, nei confronti dell'Africa.

LE PAROLE DELL’ITALIA CHE CAMBIA

Partendo dai neologismi raccolti negli ultimi dieci anni per gli aggiornamenti del Dizionario della lingua italiana di G. Devoto e G. C. Oli, questo libro cerca di raccontare fino a che punto e in che modo i mutamenti della lingua rispecchino i cambiamenti della nostra società. Ogni capitolo individua un tema di particolare interesse da un punto di vista culturale e sociale ed è strutturato in una parte introduttiva, in cui i neologismi costituiscono la traccia di una riflessione non solo linguistica, e in una sezione (Parole dal vivo) che raccoglie le attestazioni dei lemmi selezionati, provenienti da quotidiani, siti Internet, testi di saggistica e di narrativa. Ne deriva una sorta di diario di viaggio che fotografa, attraverso le parole, le frenetiche e, talvolta, anche travagliate trasformazioni dell'Italia a cavallo del nuovo millennio.

INTRODUZIONE ALLA STORIA DELL’ARCHITETTURA

Le Facoltà di Architettura italiane si distinguono, in Europa, per lo spazio riservato alla storia. Il volume è dedicato agli studenti e a tutti coloro che si avvicinano all'architettura e si propone, in forma piana e aperta, come guida alla ricerca di un metodo storico specifico per la storia dell'architettura. Dopo un breve capitolo sulle origini (dal XV al XIX secolo), l'autore approfondisce l'emergere della storia dell'architettura come disciplina distinta dalla storia dell'arte: da Gustavo Giovannoni, uno dei principali fondatori della Scuola Superiore di Architettura (1919), poi Facoltà (1935) dell'Università di Roma e primo riferimento della cosiddetta "scuola romana", ad oggi. Affronta quindi le principali questioni sul rapporto fra "scienza" storica, architettura e didattica dell'architettura. Il lettore viene guidato, passo dopo passo, a considerare le vicende ricorrenti nella realizzazione di un'architettura, dal programma alla costruzione, e riceve indicazioni sulle ricerche necessarie e l'uso delle fonti più attinenti, a partire dall'edificio stesso, per ricostruirne la complessità. L'attenzione storica e critica si sposta dall''autore' e dallo stesso risultato visivo conclusivo dell'opera - pur senza, ovviamente, ignorarli - al suo processo di formazione con l'intervento e la partecipazione di tanti protagonisti. Seguono indicazioni sulla stesura di una ricerca e un'appendice che esemplifica la configurazione di schede sui principali strumenti, quali il rilievo, i disegni e i documenti. l'analisi delle tecniche e dei materiali.

STORIA DELLA LETTERATURA INGLESE

L'opera è un'autorevole introduzione allo studio di una tra le letterature più ricche d'Europa.
Seguendo lo sviluppo dei generi letterari, il testo compie un percorso che va da Beowulf al postmodernismo. La presentazione delle opere e delle figure chiave nella storia della letteratura inglese - da Anselmo e Chaucer a Spenser e Bunyan, da Swift e Johnson a Dickens e D.H. Lawrence, da Shakespeare a Pinter - è inserita nel contesto storico, politico, sociale e culturale in cui i vari autori hanno operato, mentre il canone letterario inglese viene colto nella sua genesi e nella sua evoluzione. All'interno del testo si trovano sezioni specifiche dedicate alla prosa e alla poesia della fine del Novecento (Seamus Heaney, Angela Carter, Jeanette Winterson e Salman Rushdie), alla poesia irlandese e al teatro. Un particolare spazio è riservato poi alla letteratura femminile così come agli autori di origine scozzese e gallese. La Storia della letteratura inglese, originariamente apparsa nel 1994, ha avuto una seconda edizione riveduta e ampliata nel 2000. Su quest'ultima è stata condotta la presente traduzione.

STORIA DELLA LETTERATURA INGLESE

L'opera è un'autorevole introduzione allo studio di una tra le letterature più ricche d'Europa.
Seguendo lo sviluppo dei generi letterari, il testo compie un percorso che va da Beowulf al postmodernismo. La presentazione delle opere e delle figure chiave nella storia della letteratura inglese - da Anselmo e Chaucer a Spenser e Bunyan, da Swift e Johnson a Dickens e D.H. Lawrence, da Shakespeare a Pinter - è inserita nel contesto storico, politico, sociale e culturale in cui i vari autori hanno operato, mentre il canone letterario inglese viene colto nella sua genesi e nella sua evoluzione. All'interno del testo si trovano sezioni specifiche dedicate alla prosa e alla poesia della fine del Novecento (Seamus Heaney, Angela Carter, Jeanette Winterson e Salman Rushdie), alla poesia irlandese e al teatro. Un particolare spazio è riservato poi alla letteratura femminile così come agli autori di origine scozzese e gallese. La Storia della letteratura inglese, originariamente apparsa nel 1994, ha avuto una seconda edizione riveduta e ampliata nel 2000. Su quest'ultima è stata condotta la presente traduzione.

CON GLI OCCHI DELL’ORIENTE

NOVITÀ 2009

CARATTERISTICHE DEL LIBRO
Un’interessante raccolta di articoli che consente di cogliere la complessità di paesi quali la Cina e l’India, offrendo la visione di un mondo geograficamente lontano ma che sempre più fa parte della nostra realtà quotidiana e che è quindi necessario conoscere più da vicino.

CONTENUTO
Il volume raccoglie un’ampia scelta di articoli in cui il giornalista Federico Rampini racconta Cina e India, due paesi enormi, dalla storia millenaria, con una cultura ricca e raffinata, dove oggi le tradizioni antiche si sommano e si integrano, talvolta scontrandosi, con quelle della vita moderna. Due paesi che stanno vivendo un’inarrestabile crescita industriale ed economica, all’insegna di una produttività e una competitività fortissime, con una specializzazione tecnologica di alto livello, notevoli investimenti nella ricerca e un peso sempre più determinante nello scacchiere geopolitico mondiale. Con stile limpido, Rampani narra avvenimenti del passato, episodi contemporanei, tradizioni scomparse o che si integrano con la vita moderna e indaga su aspetti contraddittori, come la nuova ricchezza e gli eserciti di poveri relegati ai margini della società.

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