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Ellissi
(dal greco élleipsis, "mancanza"): omissione,
in una espressione o in una frase, di una o più parole che si possono
intuire dal contesto (per esempio, l'ellissi del verbo in A ciascuno
il suo).
Endìadi
(dal greco hen diá dyóin, "una cosa per
mezzo di due"): consiste nell'esprimere un concetto mediante due termini
complementari (due sostantivi o due aggettivi), coordinati tra loro. Così,
"Vedo splendere la luce e il sole" sta per "Vedo splendere la
luce del sole".
Enjambement
(dal francese enjamber, "oltrepassare in campo altrui";
il termine è ormai entrato nell'uso invece dei corrispondenti italiani
inarcatura o accavallamento): si ha un enjambement
quando la fine di un verso non coincide con la fine di una frase e la
frase continua nel verso seguente. Mentre, infatti, poeti come Dante
tendono a far coincidere l'unità metrica del singolo verso con
l'unità sintattica e concettuale di una frase, di modo che ogni
singolo verso ha un significato compiuto e autonomo (Nel mezzo del
cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / che la diritta
via era smarrita), a partire dal Cinquecento e poi sempre più
spesso nell'Ottocento e nel Novecento, i poeti spezzarono queste coincidenze,
sia per dare maggior rilievo a singoli elementi dei versi, sia per creare
una più intensa fluidità ritmica che modificasse la rigida
e monotona scansione dei versi. L'enjambement produce fratture
tra termini che di solito costituiscono nessi unitari del tipo sostantivo-aggettivo
(Ma sedendo e mirando, interminati / spazi di là da
quella, e sovrumani / silenzi
), sostantivo-complemento di specificazione
(e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo orizzonte
il guardo esclude), soggetto-predicato verbale (
io quello
/ infinito silenzio a questa voce / vo comparando), predicato
verbale-oggetto (
e profondissima quïete / io nel pensier
mi fingo). [vedi anche Poesia
al metro]
Enumerazione
Figura sintattica che consiste nel raggruppare e accumulare parole, coordinate
tra loro, per asindeto o polisindeto. Un simile procedimento è
usato per conferire all'insieme un particolare colore espressivo.
Esegèsi
(dal greco exágesthai, "condurre fuori"): studio e interpretazione
di un testo.
Eufemismo
(dal greco eu, "bene", e phemí, "parlo":
"parlo in modo piacevole", "dico parole di buon augurio"): consiste nell'adoperare
una parola o un'espressione di significato neutro o generico invece di
una parola o di un'espressione ritenute troppo crude e irriguardose: È
passato a miglior vita (= è morto).
Explicit
Vedi Incipt.
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