Asia: al centro della Storia

A cura di Roberto Roveda

Da più parti si afferma che il XXI è destinato a essere il secolo dell’Asia. In realtà già in questi primi decenni del secolo abbiamo assistito alla rapida ascesa della Cina, che oramai contende agli Stati Uniti il primato globale in molti settori. A non molta distanza appare all’orizzonte l’India, altra nazione dalle immense potenzialità umane e naturali.

I rapidi progressi del mondo asiatico non ci devono stupire più di tanto, se guardiamo soprattutto al passato. Se escludiamo gli ultimi tre secoli, in cui l’Occidente ha detenuto un indubbio primato grazie al suo repentino progresso tecnologico e all’industrializzazione, l’Asia è sempre stata al centro della Storia.

 

L’Indo e il fiume Giallo

Le prime grandi civiltà umane, infatti, si sono sviluppate quasi nello stesso lasso di tempo lungo il Nilo in Egitto, lungo il Tigri e l’Eufrate in Mesopotamia, ma anche lungo il corso del fiume Indo e del fiume Giallo. In particolare, la valle dell’Indo, culla del mondo indiano, ha conosciuto l’agricoltura già 6500 anni prima della nascita di Cristo. In questa zona, più di cinquemila anni fa esistevano centri urbani che erano vere e proprie città con strade, fognature, mura di cinta. In Cina, in epoca non molto differente, si insediarono le prime dinastie imperiali e venne introdotta la scrittura.

 

Religioni e pensatori a Oriente

 Inoltre, in India e Cina in quelle epoche lontanissime vennero poste la basi di religioni e sistemi di pensiero che ancora oggi hanno un profondo impatto sul mondo asiatico e non solo asiatico. Già nel 600 a.C., in India vennero messi per iscritto (in sanscrito, una delle più antiche lingue indoeuropee) i Veda, testi sacri che andarono poi a costituire il nucleo originario dell’induismo. Sempre in India, tra VI e V secolo a.C., Gotama Siddhartha, detto il Buddha (“illuminato”), pose le basi del buddhismo.

La Cina imperiale vide invece, sempre tra VI e V secolo a.C., la formazione del pensiero di Confucio e di Lao Tze (da cui è derivato il taoismo). In particolare. il confucianesimo mirava a costruire una società basata su principi di pace e saggezza. Per questo Confucio elaborò un codice di comportamento che ancora oggi ha una influenza determinante sulla società cinese.

 

La Cina a Oriente come Roma in Occidente

Sempre la Cina divenne con la dinastia Qin (al potere dal 221 a.C.) un organismo statale di vaste dimensioni, abitato da milioni di persone, punteggiato di città, vie di comunicazione, canali di navigazione e per l’irrigazione. Un impero vivace dal punto di vista culturale, ricco economicamente e militarmente potente. Insomma, l’equivalente ad Oriente dell’Impero romano in Occidente. Romani e cinesi ebbero anche alcuni contatti nei primi due secoli dopo Cristo e sicuramente le merci pregiate della Cina (come la seta e le porcellane) erano molto ambite a Roma e giungevano nel Mediterraneo grazie alla Via della seta, una serie di vie di transito terrestri e marittime che fin da epoche remotissime mettevano in collegamento Occidente e Oriente dello spazio euroasiatico.

 

Cina, India e gli Arabi

La via della Seta sopravvisse anche alla crisi dell’Impero romano, alle continue guerre tra Bizantini e Persiani e riprese vigore quando l’intera Asia centrale e buona parte del Mediterraneo passarono sotto il controllo degli Arabi, a partire dal VII-VIII secolo d.C. In quest’epoca la Cina continuava a essere un grande impero che di fatto fermò l’espansione araba nell’Estremo Oriente, mentre il mondo indiano era frammentato in potentati che comunque riuscirono a resistere per secoli all’avanzata degli eserciti islamici verso est.

Gli Arabi, terminata la loro spinta espansiva verso Oriente, intrecciarono solidi rapporti culturali e commerciali con Cina e India, facendo conoscere anche in Occidente i grandi progressi nel campo della scienza e della tecnologia già raggiunti da cinesi e indiani. Dai primi arrivarono la carta, le prime forme di stampa, la polvere da sparo, dai secondi il concetto di zero, l’algebra, il gioco degli scacchi. Segno che in quell’epoca dalle civiltà di India e Cina si aveva molto da imparare, soprattutto in Europa.