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LAICI E CREDENTI ALL'ALBA DEL MODERNO

La linea Herbert-Vico

Nicola Badaloni

Il confronto con il "laico credente" Herbert di Cherbury porta chiarimenti su punti centrali del pensiero filosofico di Vico quali la "filosofia della mente" e la "barbarie della riflessione". Il punto forte di tale affinità tra gli autori del De Veritate e della Scienza Nuova è nell'idea, impregnata di laicità, di provvidenza-natura, che per Herbert è quella forza che si esprime nell'uomo come istinto immediato conservativo e, quando sia mediato dalla ragione, come volontà di salvezza dell'intero genere umano. Variano le modalità in cui queste affinità si presentano nei rispettivi contesti, più specificamente dipendenti dalla natura e da aspirazioni metafisico-religiose in Herbert, intensamente interne alla storia e al suo sviluppo sociale e giuridico in Vico. Il filosofo italiano ricava inoltre da Herbert, che fu storico valente, la prima suggestione per la definizione della conoscenza storica, trasformando criticamente il verosimile herbertiano in un certum, che diventa verum a opera della filologia.

Autore/i e indice

L'autore

Nicola Badaloni (1924-2005) ha insegnato Storia della filosofia all’Università di Pisa e ha partecipato da protagonista alla svolta nella storiografia e nella metodologia filosofica italiana a partire dagli anni Cinquanta.

Indice

1. Introduzione; PARTE I: 1. Una vita di avventure di fede e di passione; 2. L’universale provvidenza o natura contro bigotti e fanatici; 3. Il vero e i suoi distinti; PARTE II: 1. La transizione a Vico; 2. Nel laboratorio del diritto universale; Qualche considerazione conclusiva.

Versioni e acquisto

  • Edizione digitale

    pp. 208 isbn: 9788800741583

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