LA CRISI FIN DE SIÈCLE
I liberisti italiani e il modello britannico
In tale battaglia politica, essi avrebbero veicolato un'immagine della Gran Bretagna che andava ormai scolorendo, cristallizzata nella stagione gladstoniana e ancorata a una visione minimale delle funzioni dello Stato. La non piena comprensione del progressivo avvicinamento del modello politico e amministrativo d'oltremanica a quello dei principali Paesi dell'Europa continentale costituì peraltro una felice circostanza nella misura in cui ebbe l'effetto di agevolare la difesa delle libertà statutarie.
Autore/i e indice
Autori
Luca Tedesco, già docente Erasmus presso la Freie Universität di Berlino e attualmente professore associato in Storia contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre, dirige la collana Liberismi italiani dell’Istituto Bruno Leoni di Torino. Ha pubblicato diverse monografie e articoli sulla storia del pensiero economico, tra cui Dal libero scambio all’autarchia. Gino Borgatta e gli «interessi dell’economia nazionale» (2016); Il protezionismo come irrazionalità economica e «sentimento di egoismo patriottico» nell’analisi e nella denuncia di Gino Borgatta sulla grande stampa d’opinione (2016); Gino Borgatta e la crisi economica degli anni Trenta tra protezionismo condizionato e autarchia inderogabile (2012); Il canto del cigno del liberoscambismo: la Lega antiprotezionista e il suo primo convegno nazionale (2008); Un tentativo di fronte «padronale»: la Confintesa (1956-1958) (2008) e L’alternativa liberista. Crisi di fine secolo, antiprotezionismo e finanza democratica nei liberisti radicali (1898-1904) (2002). Per i tipi di Mondadori Università ha scritto un manuale di Didattica della Storia per la scuola primaria e dell’infanzia.
Indice
Ringraziamenti; Introduzione; 1. Evoluzione sociale e morale, scienza economica e modelli politico-istituzionali nei liberisti italiani; 2. «Intedescati, militarizzati e governati alla Guglielmo». Le questioni doganale e tributaria in Europa e oltreoceano; 3. L’esempio britannico e i liberisti italiani nella crisi di fine secolo; 4. Una vox clamantis in deserto. Giorgio Arcoleo e la scuola orlandiana di diritto pubblico; 5. «Per un’opera simile a quella che è stata compiuta dal partito liberale inglese»: la riforma tributaria avanzata da Einaudi e de Viti de Marco; 6. Una Gran Bretagna in aeternum gladstoniana. Il fraintendimento (felice?) dei liberisti nostrani; Appendice; Note; Fonti archivistiche; Bibliografia; Indice dei nomi.