«Raccontare qualsiasi storia in qualsiasi modo»: genesi e fortuna della forma romanzo

Il romanzo è la più importante delle arti occidentali, quella che raffigura la totalità della vita o, come ha scritto un romanziere contemporaneo, l’ammiraglia che la letteratura schiera contro il pensiero sistematico, contro la scienza e contro la filosofia. Nessun’altra forma d’arte ha ispirato, negli ultimi duecento anni, così tanti saggi critici e così tante riflessioni; nessun’altra forma d’arte ha contribuito in modo così profondo a trasmettere modelli identitari, schemi di comportamento e idee della vita sociale. Grazie al romanzo, la letteratura occidentale ha allargato il raggio dei propri temi e delle proprie forme, arrivando a raccontare qualsiasi storia in qualsiasi modo. Questo allagamento dello spazio narrativo ha reso disponibili degli argomenti che erano rimasti ai margini della letteratura premoderna, a cominciare dal tema che noi lettori moderni consideriamo più importante: la vita quotidiana delle persone comuni. Ma quando nasce il romanzo? Quali sono le tappe del suo sviluppo?

Si parlerà di:

  • Che cos’è il romanzo? Nelle maggiori lingue europee il termine che designa il «romanzo» ha due radici: o deriva dall’espressione latina medievale romanice loqui (il francese roman, l’italiano romanzo, il tedesco Roman) o dall’aggettivo latino novus attraverso la mediazione dell’aggettivo latino medievale novellus (l’inglese novel, lo spagnolo novela). In entrambi i casi la parola designa inizialmente un genere letterario medievale (il romanzo cortese, la novella) e poi estende il proprio significato fino a comprendere una classe di testi più ampia.

  • Quando nasce il romanzo? Il romanzo conosce tre tappe di sviluppo cruciali: la prima si colloca intorno al 1550, la seconda intorno al 1670 e la terza intorno al 1800.

  • Che cosa significa il romanzo? Il romanzo ha contribuito a distruggere l’antico sistema classicistico dei generi letterari e ha reso possibile raccontare qualsiasi storia in qualsiasi modo.






Relatore


Guido Mazzoni (1967) ha scritto, tra le altre cose, i libri di poesia I mondi (Donzelli 2010) e La pura superficie (Donzelli 2017), i saggi di critica e teoria della letteratura Sulla poesia moderna (Il Mulino 2005) e Teoria del romanzo (Il Mulino 2011) e un libro sulla politica e la società contemporanea I destini generali (Laterza 2015). Insegna all’Università di Siena. Vive a Roma.

 

Moderatore


Matteo Tasca, Redazione Umanistica Secondaria di secondo grado Mondadori Education