Opporsi al fascismo per rigenerare l’Italia: la breve esistenza di Piero Gobetti

Gli obiettivi


La lezione ricostruirà la vita di Piero Gobetti (1901-1926). Si ripercorreranno le tappe principali della sua esistenza: la formazione nella Torino giolittiana; l’esperienza della prima rivista «Energie Nove»; la nascita di «La Rivoluzione Liberale» e l’opposizione intransigente al fascismo; il tentativo di costruire un’alternativa al fascismo trionfante rinnovando la cultura con «Il Baretti» e la casa editrice «Piero Gobetti»; l’esilio e la morte a Parigi; l’eredità e l’influenza della sua figura nell’Italia repubblicana sino ai nostri giorni.

 

Si parlerà di:



  • Piero Gobetti, un giovane nella Torino giolittiana. In questa prima sezione si ricostruiranno le origini familiari, l’impatto della Grande guerra sul giovane Piero e sulla sua generazione.

  • Rifondare l’Italia giolittiana dopo la Grande guerra: il caso di «Energie Nove». In questa sezione si ricostruirà la prima avventura editoriale iniziata ad appena 17 anni nella rivista «Energie Nove», e i suoi rapporti con Croce, Gentile e Salvemini.

  • La «Rivoluzione Liberale», la battaglia intransigente contro il fascismo. In questa sezione si affronterà la nascita della nuova rivista, «La Rivoluzione Liberale», le radici e i punti di riferimento intellettuale del periodico e la sua trasformazione in giornale baluardo dell’opposizione senza sconti al fascismo.

  • L’impegno per sprovincializzare la cultura: «Il Baretti» e la «Piero Gobetti editore». In questa sezione si analizzeranno le due esperienze editoriali più legate alla produzione culturale e all’analisi letteraria, la rivista «Il Baretti» e la «Piero Gobetti editore», nate nel momento in cui la battaglia antifascista dopo il delitto Matteotti e l’Aventino diventò sempre più debole di fronte all’inizio della costruzione del regime totalitario.

  • La morte a Parigi e l’eredità in epoca repubblicana. In questa sezione si analizzeranno le ultime fasi della vita di Gobetti, soprattutto l’esilio in Francia e la morte a Parigi nel febbraio del 1926. Infine, ci si soffermerà sull’eredità politica e culturale della sua esistenza nella nostra Repubblica sino ad arrivare ai giorni nostri.



Relatore


Gianluca Scroccu è professore associato di Storia contemporanea all’Università di Cagliari, dove insegna nella Facoltà di studi umanistici. Autore di numerosi saggi sulla storia del socialismo italiano, sulle figure di Antonio Giolitti, Sandro Pertini, Piero Gobetti, sulla storia della Sardegna contemporanea e sul rapporto fra la religione civile e i presidenti americani. Tra le sue monografie: La sinistra credibile. Antonio Giolitti tra socialismo, riformismo ed europeismo (1964- 2010) (Carocci, 2016: premio Fiuggi storia 2016 e premio Matteotti 2017 della Presidenza del Consiglio dei Ministri).