Il Giocosport come orientamento alla pratica sportiva: proposta di sequenza metodologica

Le fondamenta su cui si poggia lo sviluppo motorio dei più piccoli sono costituite dall’utilizzo del gioco, che dai 6 ai 10 anni evolve diventando progressivamente più complesso e strutturato. Analogamente, anche a scuola le proposte di gioco dovranno richiedere maggior impegno: soprattutto nel secondo ciclo, l’attività di giocosport dovrà diventare un’occasione per costruire nuove conoscenze, esprimere emozioni, acquisire nuove abilità e sviluppare autonomia e rispetto dei compagni.

L’insegnante di educazione motoria dovrà attuare un programma di intervento polisportivo che dia modo a tutti, nel corso dei cinque anni di Scuola Primaria, di provare più gesti sportivi, scelti naturalmente in relazione agli spazi e alle strutture disponibili e al livello motorio e motivazionale della propria classe.

Il percorso didattico può essere realizzato attraverso una metodologia di lavoro che faciliti esperienze, scoperte, prese di coscienza e abilità nuove, favorendo al contempo lo sviluppo cognitivo, la capacità di attenzione e concentrazione, il rafforzamento della memoria e del problem solving.




Relatrice


Maria Cristina Salvetti è stata docente di educazione fisica nelle scuole e di metodi per l’attività motoria nell’Infanzia presso l’università Cattolica di Milano. Si è occupata dei corsi di aggiornamento per Insegnanti ed educatori sportivi per il CONI Lombardia.