Boccaccio e la nascita del genere novella

Gli obiettivi


Partendo da una rapida descrizione delle diverse forme brevi romanze, nel corso della lezione verranno indagate le origini della novella, genere che raggiungerà la sua piena maturazione solo alla metà del Trecento con il capolavoro di Giovanni Boccaccio. È con il Decameron, infatti, che questo genere, così complesso e magmatico, approderà a una forma canonica. Il Centonovelle, tuttavia, a differenza del Canzoniere petrarchesco, pur rimanendo un punto di riferimento irrinunciabile, diventerà un modello quasi mai accettato pedissequamente nella sua perfetta complessità.

 

Si parlerà di:



  • Forme e caratteristiche della narrativa breve romanza. Attraverso un excursus delle forme brevi della narrativa romanza si illustreranno i punti di contatto e di distanza del genere novella rispetto alle diverse forme della narrativa romanza.

  • Il «libro d’autore»: dal Novellino al Decameron. La lezione proseguirà con la descrizione degli elementi di modernità del Libro di novelle e di bel parlare gentile, elementi che saranno poi recuperati e sistematizzati da Boccaccio nel Decameron.

  • La genesi del Decameron. Dopo aver delineato le caratteristiche principali degli antenati del Decameron, si passerà quindi a esaminarne la nascita e la formazione, con particolare attenzione per la cornice – elemento talvolta trascurato – interpretata come filtro attraverso il quale leggere il libro di novelle e, di conseguenza, l’universo che l’opera intende rappresentare.

  • Il Decameron: un genere disatteso. In chiusura della lezione verrà illustrato come la traduzione e la divulgazione della novella di Griselda (X, 10) per mano del grande amico Francesco Petrarca influenzerà in modo sostanziale la fruizione del genere novella che, nel corso del Quattrocento, sarà così oggetto di una forte sperimentazione.



Relatrice


Monica Marchi è professoressa associata presso il Dipartimento di Filologia e Critica delle Letterature Antiche e Moderne di Siena, dove insegna Letteratura italiana. I suoi interessi di ricerca, di tipo critico-filologico, spaziano dal Quattrocento al Novecento, con particolare interesse per la produzione novellistica del Quattrocento toscano e, soprattutto, senese. Ha fornito infatti le edizioni critiche e commentate delle Novelle dello Pseudo Gentile Sermini, di cui ha dimostrato l’identità fantasma, e della Novella di Angelica Montanini di Bernardo Lapini. Attualmente sta lavorando sulle altre spicciolate dell’Ilicino e a una ricognizione ad ampio raggio della produzione novellistica quattrocentesca.

 

Moderatore


Alessandro Mongatti, Responsabile editoriale del settore Università, Periodici e Varia di Mondadori Education.Alessandro Mongatti, Responsabile editoriale del settore Università, Periodici e Varia di Mondadori Education.