Earth Day: una giornata per fare il punto

di Nicole Ticchi

  • Materie coinvolte: Biologia

Nuovo giro intorno al sole, nuova giornata dedicata all’ambiente e alla salvaguardia della terra. Il 22 aprile, già dal 1969, rappresenta una data importante per la riflessione su come stanno andando le cose sul nostro pianeta da diversi punti di vista. Creata all’interno del contesto universitario per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra, oggi la Giornata della Terra è infatti considerata a ragion veduta un evento educativo ed informativo. Se ne può parlare da diversi punti di vista, proprio per promuovere una discussione costruttiva che vada oltre i confini della mente e, soprattutto, delle nazioni.

 
Una riflessione importante da portare sul piatto della discussione riguarda il tema della giustizia ambientale, che non è solamente una questione di equa distribuzione degli impatti ambientali negativi, ma è anche intrinsecamente legata alla sostenibilità delle risorse e alla capacità delle future generazioni di abitare un ambiente sano e vitale.

 

Equità e sovrasfruttamento: una causa di disuguaglianza

L'equità e la giustizia ambientale mirano a garantire che tutti, indipendentemente dalla loro posizione socioeconomica o appartenenza etnica, abbiano la stessa capacità di influenzare le decisioni ambientali che riguardano le loro vite e di gestire il proprio spazio in condizioni di salute e prosperità. Questo obiettivo diventa particolarmente rilevante quando consideriamo il sovrasfruttamento delle risorse naturali: le comunità che vivono in prossimità di risorse naturali estratte o sfruttate, come foreste, giacimenti minerari, o corsi d'acqua, spesso sono le prime a subire le conseguenze negative di tali attività. Inquinamento, perdita di mezzi di sussistenza e deterioramento della salute, ne sono alcuni esempi, che vanno spesso di pari passo con la mancata opportunità di godere di una quota equa dei benefici economici ricavati da tali risorse.

Il sovrasfruttamento, pertanto, può essere una delle cause che porta a gravi disuguaglianze sociali ed economiche. Uno degli esempi più eclatanti è rappresentato dalla deforestazione in Amazzonia, accelerata da interessi economici come l'agricoltura su larga scala e l'estrazione mineraria, che non solo ha un impatto negativo sull'ambiente globale ma minaccia anche le comunità indigene che dipendono dalla foresta per la loro cultura e il loro sostentamento. Queste comunità si trovano spesso in una lotta disuguale contro potenti interessi economici e politici.

In un contesto diverso, la crisi di Flint ha messo in luce le gravi disuguaglianze nell'accesso a risorse naturali fondamentali come l'acqua potabile pulita. Nel 2014 infatti, il Michigan ha cambiato la fonte di approvvigionamento idrico municipale dall'acqua del Lago Huron fornita da Detroit al fiume Flint; questo ha causato la corrosione dei tubi di distribuzione dell'acqua e la perdita di piombo e altri contaminanti nell'acqua potabile municipale. La decisione di cambiare la fonte dell'acqua senza adeguate precauzioni ha esposto una comunità intera a rischi significativi per la salute, evidenziando come le decisioni politiche ed economiche possano avere impatti disastrosi sulle comunità più vulnerabili.

 

Un cambiamento positivo è possibile?

Nonostante le difficili sfide, vi sono numerosi esempi di come l'azione collettiva, le politiche innovative e la collaborazione tra diversi attori possano portare a risultati positivi sia per l'ambiente sia per le comunità. In Costa Rica, il successo nella rigenerazione forestale attraverso politiche di incentivi per i servizi ecosistemici ha mostrato che è possibile trovare un equilibrio tra crescita economica e conservazione ambientale. Queste politiche non solo hanno contribuito a invertire il tasso di deforestazione ma hanno anche fornito un modello per come le pratiche sostenibili possano supportare l'economia locale e migliorare la qualità della vita delle comunità.

Ancora, il ripopolamento delle barriere coralline nelle Filippine e la gestione integrata delle risorse idriche nel bacino del fiume Murray-Darling in Australia sono altri esempi di come la cooperazione e l'impegno comune verso obiettivi sostenibili possano portare a miglioramenti tangibili.

Per affrontare efficacemente le questioni di equità e giustizia ambientale nel contesto del sovrasfruttamento e dell'impoverimento delle risorse, è necessario adottare un approccio olistico che consideri adeguatamente le complesse interazioni tra ambiente, società ed economia. Questo richiede politiche che siano inclusive e che considerino le necessità e le voci delle comunità più vulnerabili: l’ascolto, ma soprattutto la consapevolezza che questo sia necessario nei confronti di tutti gli abitanti di un luogo, rappresentano il primo passo su cui la politica dovrebbe lavorare.

 

Sapere per potere: l’educazione alla base del cambiamento

L'educazione e la sensibilizzazione sono fondamentali per costruire una società più informata e impegnata, in grado di sostenere le politiche e le pratiche sostenibili. Inoltre, l'innovazione tecnologica e la ricerca possono offrire soluzioni per ridurre il sovrasfruttamento delle risorse e mitigare gli impatti ambientali negativi.

La transizione verso economie più sostenibili e circolari, che riducano lo spreco e migliorino l'efficienza delle risorse, è un altro aspetto fondamentale. Questo può includere pratiche come il riciclaggio, il compostaggio, l'agricoltura sostenibile e la conservazione dell'energia e dell'acqua.

La cooperazione internazionale, che gemma proprio dalla consapevolezza e dalla conoscenza, è essenziale per affrontare le sfide ambientali globali, che nascono però da necessità locali: l’equità e giustizia ambientale, così come il sovrasfruttamento delle risorse, sono problemi locali che spesso richiedono risposte globali. La collaborazione tra nazioni, organizzazioni internazionali, comunità locali, società civile e settore privato è fondamentale per promuovere pratiche sostenibili e giuste. Un obiettivo che si può raggiungere integrando le questioni di equità e giustizia ambientale con la gestione sostenibile delle risorse naturali offre una prospettiva inclusiva per affrontare alcune delle sfide più pressanti del nostro tempo. Attraverso l'impegno collettivo, l'innovazione e la cooperazione, è possibile costruire un futuro più equo, sostenibile e prospero per tutti.

 

Attività per la classe

Organizzazione del Forum sull’equità e giustizia ambientale

Gli studenti esploreranno le diverse prospettive coinvolte nelle questioni di equità e giustizia ambientale attraverso una simulazione in cui assumono i ruoli di varie parti interessate in un dibattito su un progetto ambientale ipotetico.

Dovranno:

  • Scegliere un tema ambientale rilevante per la classe o la comunità locale (ad esempio, l'installazione di un parco eolico, l'apertura di una nuova miniera, la creazione di una nuova area protetta, ecc.).

  • Creare una lista di parti interessate pertinenti all'argomento scelto, come comunità locali, imprenditori, attivisti ambientali, governi locali, scienziati, ecc.

  • Assegnare a ciascuno studente (o gruppo di studenti) il ruolo di una parte interessata, fornendo una breve descrizione del loro punto di vista, obiettivi e preoccupazioni.


Organizzare un dibattito strutturato in cui ciascuna parte interessata presenta la propria posizione, seguito da una sessione di domande e risposte e discussioni aperte