La medicina del futuro, tra realtà e virtuale

Di Nicole Ticchi
  • Obiettivo Primario: 3 - Salute e benessere

La medicina del futuro, tra realtà e virtuale

Guardare e sperimentare, ma senza toccare. Almeno non per come lo intendiamo normalmente nella realtà che viviamo. L’uso della realtà aumentata e della realtà virtuale si è fatto strada già da tempo in diversi ambiti della nostra quotidianità, con un’accelerata importante data dalla pandemia. La necessità di mantenere le distanze, unita alla necessità diametralmente opposta, ma altrettanto importante, di incontrare persone e vedere posti, ha fatto sì che ogni tecnologia in grado di permettere ciò venisse sviluppata a grande richiesta.
E se fosse possibile andare oltre e utilizzare questo potenziale per scopi tecnici?

La salute è un settore dove la domanda di utilizzo di queste tecnologie è piuttosto crescente, in quanto hanno il potenziale di trasformare il modo in cui vengono forniti i servizi sanitari. Proprio qui, l’era della pandemia di COVID-19 ha favorito l’adattamento del metaverso per sfruttare i vantaggi dello spazio virtuale e reale. La meta-educazione e l'istruzione a distanza online, sono state introdotte e accelerate nello sviluppo per favorire esperienze di apprendimento formale e informale ricche e ibride in ambienti virtuali 3D online, per creare esperienze di apprendimento più coinvolgenti ed efficaci. Come? Simulando ambienti del mondo reale, come una stanza d'ospedale, un laboratorio, una sala operatoria, che possono aiutare gli studenti a sviluppare competenze e conoscenze in un ambiente sicuro e controllato. È possibile quindi creare ambienti di apprendimento immersivi utilizzando vari strumenti e tecnologie, come software di modellazione 3D, motori di gioco e hardware specializzato come display montati sulla testa o dispositivi di feedback tattile.

 

Metaverso, realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR): sono la stessa cosa?

Il metaverso è un’applicazione che deve essere supportata da AR, VR e intelligenza artificiale. Viene concepito come uno spazio virtuale completamente interconnesso in cui gli utenti possono spostarsi senza problemi tra diversi ambienti. Il metaverso è progettato per essere una rete di spazi virtuali connessi, consentendo esperienze più estese e diversificate e per essere uno spazio persistente: l’identità digitale e l’avatar di un utente possono esistere su diverse piattaforme e applicazioni, consentendo la continuità dell’interazione e dell’esperienza.
Il metaverso ha quindi la potenzialità di promuovere l’apprendimento esperienziale attraverso l’integrazione di approcci educativi come l’apprendimento basato sulla risoluzione dei problemi, sul gioco e sugli scenari. Se parliamo di ambito medico, per esempio, i simulatori di addestramento chirurgico sono stati letteralmente rivoluzionati da AR e VR e sono ora abbinati a strumenti di apprendimento automatico, con la possibilità di fornire ai tirocinanti una formazione realistica, simulazioni iperrealistiche con un feedback istantaneo. Lo sviluppo di tecnologie di simulazione VR e AR nei sistemi sanitari potrebbe quindi essere applicato non solo agli interventi chirurgici, ma anche alla diagnostica, alla riabilitazione, alla formazione e all’istruzione. La combinazione di realtà aumentata e mista con il metaverso offre infatti un nuovo approccio alla visualizzazione delle immagini e all’individuazione degli obiettivi nelle procedure guidate dalle immagini e può fornire consultazioni realistiche attraverso avatar personalizzati e interconnessi.
Il concetto di metaverso è sempre più utilizzato nel settore sanitario anche per creare avatar personalizzati dei pazienti, con caratteristiche fisiche, mentali ed emotive uniche di ogni paziente e fornire un approccio più personalizzato: gli operatori sanitari possono così aiutare i pazienti a comprendere meglio le loro condizioni mediche e le opzioni di trattamento. Ad esempio, a un paziente con problemi cardiaci potrebbe essere mostrata una rappresentazione virtuale del suo cuore e di come funziona, aiutandolo a comprendere meglio la sua condizione e come può essere gestita.
Gli avatar personalizzati possono anche simulare procedure e trattamenti medici, consentendo agli operatori sanitari di testare diversi approcci prima di eseguirli su pazienti reali: questo può aiutare a ridurre il rischio di complicanze e migliorare i risultati.
Un altro potenziale utilizzo degli avatar personalizzati è nella telemedicina, altro importante cavallo di battaglia di estrema attualità. Creando una rappresentazione virtuale del paziente, gli operatori sanitari possono condurre visite e consultazioni virtuali, fornendo cure più personalizzate anche quando i pazienti non sono fisicamente presenti nello stesso luogo.


 

Metaverso: potenzialità per la formazione nell’ambito medico

Il metaverso può essere utilizzato per creare aule virtuali e ambienti di formazione, che possono essere particolarmente utili per campi che richiedono apprendimento pratico o simulazioni, come la medicina. Uno dei principali vantaggi dell'utilizzo del metaverso è fornire agli studenti un feedback immediato e personalizzato. Ad esempio, uno studente di medicina che pratica una procedura chirurgica in un ambiente VR può ricevere feedback in tempo reale sulla propria tecnica e prestazioni, aiutandolo a identificare le aree da migliorare e ad adattare il loro approccio di conseguenza.
Pensate alla pandemia e a quanto questo approccio può essere utile per gli educatori che devono affrontare interruzioni nell’insegnamento tradizionale in classe, continuando a insegnare procedure non possibili in un’aula fisica. Un esempio? Le lezioni virtuali di anatomia, dove gli studenti di medicina possono apprendere nozioni attraverso lezioni virtuali interattive, inclusa la capacità di manipolare ed esplorare cadaveri virtuali.
Le simulazioni virtuali di formazione medica possono essere utilizzate anche dagli studenti di medicina per esercitarsi nella diagnosi e nel trattamento dei pazienti, nelle procedure pratiche e nel processo decisionale in un ambiente sicuro e controllato e per aiutare lo studente ad acquisire capacità di comunicazione interpersonale, lavoro di squadra, leadership, processo decisionale, capacità di dare priorità ai compiti sotto pressione e gestione dello stress.
La collaborazione, la formazione e l'apprendimento da remoto possono essere possibili grazie alla tecnologia del metaverso per connettere tra loro e ricevere formazione da esperti, anche se si trovano in parti del mondo lontane tra loro, così come le conferenze e workshop virtuali possono continuare a essere svolti a distanza per un aggiornamento continuo sugli ultimi sviluppi nei diversi campi. Questi sono solo alcuni esempi di come la tecnologia del metaverso può essere utilizzata nell’educazione sanitaria con un vantaggio non da poco: meno spostamenti (e quindi meno emissioni) e meno rifiuti ospedalieri. Questi ultimi, infatti, rappresentano un tassello importante nella gestione ambientale e le attività didattiche, spesso finalizzate all’apprendimento, aumentano il volume di un tipo di materiale non così facile da smaltire. Il metaverso non è a costo ambientale zero, perché richiede un apparato fisico di hardware piuttosto energivoro, ma sarà necessario fare un bilancio dell’impatto ambientale dato dai vari tipi di processi per capire quali sono vantaggi e svantaggi.

 

A che punto siamo? Prospettive e limiti

Al momento, il metaverso nel settore sanitario è ancora nelle fasi iniziali di sviluppo e non è stato implementato in maniera ampia e, soprattutto, omogenea nelle varie parti del mondo. Tuttavia, ci sono state alcune esperienze ed esperimenti iniziali con l’utilizzo delle tecnologie VR e AR per migliorare l’assistenza sanitaria: sono in fase di sviluppo piattaforme sanitarie virtuali che mirano a fornire un’esperienza sanitaria più coinvolgente e personalizzata, utilizzando una combinazione di componenti virtuali e fisici per fornire consultazioni mediche e diagnosi a distanza.
In Italia sono presenti alcune esperienze che vanno in questa direzione, come il Meta-museo dell’innovazione sanitaria, e MADEverso, uno spazio tecnologico dove, grazie ad una combinazione di esperienza e tecnologia, si darà vita alla formazione 3.0. Con questo spazio, l’educazione continua in medicina (ECM) potrà infatti essere svolta a distanza, tramite gli strumenti digitali più innovativi che esistono, dalla realtà aumentata a quella virtuale, le ultime possibilità offerte dall’intelligenza artificiale, ologrammi, passando per attività di ricerca e machine learning ed ad una sezione interamente dedicata alla formazione nel metaverso.

Necessario sottolineare che il metaverso non può sostituirsi alla pratica clinica in quanto le interazioni con i pazienti sono competenze essenziali che gli operatori sanitari acquisiscono nel loro percorso di formazione e rappresentano un tassello fondamentale per una pratica medica più efficace. Tuttavia, il metaverso nell’educazione sanitaria ha un grande potenziale per essere un’applicazione interattiva e coinvolgente che può essere personalizzata per ogni esigenza. Proprio per allenare una migliore comprensione delle dinamiche nel rapporto tra medico e paziente, potrebbe facilitare gli operatori sanitari in un’esperienza che integra gli aspetti sociali, economici e culturali della vita umana.
Tuttavia, deve essere attentamente considerato e valutato per garantire l’efficacia e la sicurezza. Sarebbe ottimale la collaborazione con più aree disciplinari per valutare gli effetti a lungo termine del metaverso per la futura formazione medica. Per esempio, sarà necessario valutare l’enorme volume di dati sanitari personali coinvolti, che rappresenta un problema di sicurezza e di privacy per il paziente. Capire come assicurare un approccio trasparente alla gestione di tali informazioni sensibili, per esempio, sarà cruciale affinché i pazienti si possano affidare al Metaverso per scopi medici.

 

Attività per la classe - Discussion game

1- Dividi la classe in due gruppi, A e B.

Gruppo A: rappresenta una società di innovazione che vuole promuovere lo sviluppo del metaverso per fare servizi sanitari e formazione online e vuole ricevere l’accreditamento. Dovranno quindi elencare nel dettaglio ciò che intendono proporre in termini di servizi e modalità.
Gruppo B: rappresenta un organo istituzionale di valutazione, che deve esaminare rischi e benefici di ogni implementazione tecnologica.

2- Metti a confronto i due gruppi, chiedendo loro di argomentare le proprie richieste (gruppo A) e risposte/controproposte (gruppo B).

Spunti di riflessione per la discussione:

  • punti di attenzione per il personale sanitario e per i pazienti

  • rischi e benefici per il personale sanitario e per i pazienti

  • costi, economici e ambientali


 

Fonti