Il ruolo chiave delle Geoscienze per un futuro sano e sostenibile

di Chiara Anzolini
  • Obiettivo Primario: 11 - Città e comunità sostenibili
  • Obiettivo Secondario: 6 - Acqua pulita e servizi igienico sanitari
  • Obiettivo Secondario: 7 - Energia pulita e accessibile
  • Obiettivo Secondario: 13 - Lotta contro il cambiamento climatico
  • Materia: Scienze della Terra

Il ruolo chiave delle Geoscienze per un futuro sano e sostenibile

Come ogni anno, a ottobre si celebra la Earth Science Week, un evento di portata internazionale nato nel 1998 su iniziativa dell’American Geosciences Institute. Lo scopo è aumentare la consapevolezza delle persone sull’importanza delle Scienze della Terra nella loro vita e incoraggiarle ad agire per una corretta gestione del Pianeta.


 

Il tema dell’edizione di quest’anno, che in Italia si è svolta dall’1 all’8 ottobre, è ”Geoscience Innovating for Earth and People” per sottolineare come le innovazioni nelle Geoscienze stanno aiutando le comunità a essere sempre più sane e sostenibili, accelerando anche la mitigazione dei rischi climatici e ambientali nel mondo.


La necessità di nuovi modi per prevenire i danni ambientali e per gestire in modo equo ed efficace le risorse naturali che la Terra ci fornisce è infatti più sentita che mai. Negli ultimi anni si sono infranti numerosi record che pongono la nostra specie di fronte a sfide mai viste: nel 2022 la popolazione mondiale ha raggiunto gli 8 miliardi di individui, l’estate del 2023 è stata la più calda mai registrata, gli eventi estremi stanno provocando carenze idriche in diverse parti del mondo, e i migranti climatici, costretti ad abbandonare i propri territori perché ormai divenuti inospitali, sono in costante aumento. Nuove sfide richiedono nuove soluzioni e qui entrano in gioco le Geoscienze.


La principale e più grave emergenza che le Scienze della Terra si trovano ad affrontare è sicuramente la crisi climatica, i cui effetti ad ampio raggio coinvolgono non solo la sicurezza e la salute pubblica, ma anche l’economia, i trasporti, le infrastrutture e l’agricoltura. I geoscienziati indagano il passato e il presente del nostro clima proprio per prevedere come potrebbe cambiare nel futuro. Questi esperti hanno anche il compito di studiare i rischi naturali come terremoti, frane, eruzioni vulcaniche, inondazioni e uragani, che ogni anno ci costano molto sia in termini economici che umani, per fornire alle popolazioni a rischio informazioni su come poterli prevenire e mitigare.


Non dimentichiamo poi che in una società sempre più digitale, la domanda di prodotti tecnologici è in forte crescita, e con essa l’urgenza di soddisfare la richiesta di risorse energetiche e minerali: i geoscienziati svolgono un ruolo essenziale sia nell’estrazione di risorse non rinnovabili, come carbone, uranio, petrolio e gas, sia nello sfruttamento di risorse rinnovabili, quali il vento, il sole, le maree, la biomassa e l’idroelettrico. Anche la localizzazione e l’estrazione di minerali e rocce, la cui distribuzione sulla superficie terrestre è disomogenea e legata alle caratteristiche geologiche del territorio, sono attività in cui le Scienze della Terra svolgono un ruolo essenziale.


In questo contesto di crisi climatica e ambientale, poi, l’acqua dolce, che già di per sé rappresenta solamente il 3% di tutta quella presenta sulla Terra, sta diventando sempre più scarsa. Più di un quarto della popolazione mondiale non ha accesso ad acqua sicura, e ben 1,7 miliardi di persone dispongono di fonti d’acqua contaminate da feci, che li espongono non solo al rischio di diarrea, ma anche di epidemie come il colera e la febbre tifoide. Chi si occupa di gestione e protezione dell’ambiente ha anche la responsabilità di fornire fonti d’acqua pulite e sicure per soddisfare le esigenze di una popolazione mondiale sempre più numerosa e concentrata nei centri urbani.


Uno degli obiettivi della Settimana del Pianeta Terra è proprio quello di trasmettere l’importanza delle Geoscienze per un futuro più sano e sostenibile e incoraggiare studentesse e studenti a intraprendere una carriera in questi ambiti. Non a caso, secondo le previsioni del Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti, la richiesta di persone qualificate nel settore delle Scienze della Terra e della protezione ambientale aumenterà in media del 6% nei prossimi 10 anni, cioè entro il 2032. Si tratta di un’ottima notizia per le nuove generazioni, che avranno l’opportunità di conciliare la propria sensibilità per le sorti della nostra specie e del Pianeta con la loro carriera professionale.


 

Attività da proporre alla classe

Le Scienze della Terra sono ovunque, anche se spesso non ci facciamo caso. Per riflettere sulla loro importanza non solo a livello globale, ma anche locale, vi proponiamo la seguente attività:




  1. Guidati dall’insegnante, discutete in classe di tutti gli aspetti della vostra città e del territorio circostante che possono rientrare nelle Scienze della Terra (rischi naturali; gestione dei fiumi, dei versanti e delle coste; cave e miniere, attive o in disuso; fonti d’acqua; discariche e centri di raccolta; centrali energetiche; enti di ricerca, ecc.).

  2. Fate riferimento al poster ”Geoscience for the Future”, prodotto dalla The Geological Society, per verificare di aver preso in considerazione tutto ciò che vi circonda.

  3. Divisi a coppie o piccoli gruppi fate un approfondimento su ognuno dei temi individuati.

  4. Utilizzando My Maps create una mappa collaborativa su Google in cui ogni gruppo inserisce il proprio segnaposto e una descrizione del sito, indicando anche quale disciplina/e delle Scienze della Terra coinvolge (mineralogia, sismologia, idrogeologia, museologia, ecc.).

  5. Potete infine stampare e appendere la mappa in aula, arricchendola con puntine e adesivi sugli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.