In genere, valutiamo il livello di coscienza di altri individui basandoci sulla loro capacità di interagire con l’ambiente circostante. Tuttavia, sappiamo bene che la coscienza può essere interamente generata all’interno del cervello, in assenza di qualsiasi comunicazione con il modo esterno; ciò accade, quasi ogni notte, quando sogniamo. A causa di questa discrepanza, la presenza di coscienza può essere misconosciuta in pazienti cerebrolesi che emergono dal coma ma non comunicano. Lo sviluppo di una misura oggettiva e affidabile della capacità di coscienza rappresenta una delle grandi sfide per la scienza medica. Una sfida che dobbiamo accettare e vincere in nome dei milioni di pazienti che oggi sopravvivono al coma grazie alla moderna terapia intensiva. Non solo: in un futuro non troppo lontano, potremmo trovarci circondati da macchine artificiali costruite copiando i circuiti del nostro cervello e sarà bene attrezzarci per capire se avremo creato solo utili zombie o entità in grado di sentire qualcosa.




Relatore

Marcello Massimini, fin dalla sua tesi di laurea in Medicina si è dedicato allo studio del rapporto tra cervello e coscienza. Massimini è professore ordinario di Fisiologia Umana all’Università di Milano e senior fellow del Canadian Institute for Advanced Research. I suoi lavori hanno contribuito alla comprensione dei meccanismi della perdita e del recupero della coscienza durante il sonno, l’anestesia e il coma e sono stati pubblicati su importanti riviste scientifiche quali Science, Nature, PNAS, Nature Neuroscience. È stato responsabile scientifico in diversi progetti europei e internazionali e ha ricevuto il James Mc Donnel Scholar Award. Attualmente, lavora per avvicinare le neuroscienze teoriche al letto del paziente allo scopo sviluppare nuove misure in grado di rilevare con alta sensibilità la coscienza in pazienti portatori di gravi lesioni cerebrali e di guidarne il recupero. In parallelo, si è dedicato allo studio delle implicazioni filosofiche ed etiche delle neuroscienze della coscienza, temi sui quali presta costante opera di divulgazione tramite libri, seminari pubblici e documentari. Per Baldini e Castoldi ha pubblicato “Nulla di più grande”.

 
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