Nel corso del tempo ci siamo dati risposte diverse a questa domanda, anche perché nel tempo la scienza è cambiata ed è cambiato il suo impatto sulle nostre società. Da metà del secolo scorso ci siamo accorti che può decidere la fine di una guerra, che può allungare le nostre vite e migliorarne in maniera importante la qualità, che può metterci in allarme sui problemi dell’ambiente e costruire soluzioni. Oggi, con la pandemia ci stiamo accorgendo che la scienza è l’unico strumento che abbiamo per difendere la nostra specie dai meccanismi normali dell’evoluzione. E man mano quella domanda sta trovando risposte nuove. La parola chiave però rimane sempre la stessa: comunicazione.
Basta accendere la tv, ed eccoli là: gli scienziati. Oggi ce li troviamo da tutte le parti, la scienza è sotto i riflettori e di scienza si parla in prima serata. Ma sappiamo dire perché quella è “scienza” e il resto no, e perché dovremmo ancora fidarci di lei? Che cos’è che rende la scienza un sapere particolare, diverso dagli altri, e il più attendibile che abbiamo quando si tratta del nostro rapporto, buono o cattivo che sia, con la natura?




Relatrice


Silvia Bencivelli, giornalista scientifica, scrittrice e conduttrice radiotelevisiva. È tra i conduttori di Pagina3 e di Radio3 scienza su Radio3 Rai, e di Rai Scuola e ha lavorato con Rai3. Scrive per «la Repubblica», «Le Scienze», «Focus». Insegna comunicazione della scienza alla Sapienza - Università di Roma. Ha pubblicato diversi libri: l’ultimo è il saggio Sospettosi (Einaudi 2019)

 

Modera


Paola Priore, Redazione Area Scientifica Scuola Secondaria di Secondo Grado Mondadori Education