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Riso amaro (1949) di G. De Santis
Con Riso amaro, di Giuseppe De Santis (1949), intenso melodramma
che propone vicende damore e morte sullo sfondo della vita delle mondariso,
si avvia la fase conclusiva del neorealismo, che ha ormai aperto nuove strade
al cinema degli anni Cinquanta. Nel film si fondono vari ingredienti: labile
regia amalgama nella trama da fotoromanzo un insinuante erotismo, sequenze
da affresco sociale, la dinamica padroni/sfruttate.
Se si aggiunge il carisma
dei tre coprotagonisti (Gassman, Mangano, Vallone) si comprende come questa
storia, con la sua intenzionale impronta nazionalpopolare, abbia raggiunto
un notevole successo anche a livello internazionale. Giuseppe De Santis ha
svolto anche un ruolo centrale come teorico del neorealismo.
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