L’analisi
delle sensazioni e il rapporto tra fisico e psichico (1885) di E. Mach
La scienza
Ridurre il mondo a elementi che possono essere
sia psichici che fisici permette alle scienze «di fondare
su questa concezione una costruzione unitaria, monistica e di liberarci
dell’infausto e fuorviante dualismo».
Le scienze hanno tutte in comune di rappresentare fatti in pensieri. Per esempio
la fisica usa dei simboli (gli atomi, le molecole) che sono costruzioni artificiali
e ipotetiche. Occorre fuggire da quelle che Mach chiama «ipostatizzazioni»,
cioè dal considerare i fatti delle sostanze che hanno una loro oggettività immutabile.
Egli sostiene che «può essere importante riconoscere che non esiste
un fatto specificamente elettrico, che ogni fatto del genere può essere
considerato altrettanto bene, ad esempio, un fatto meccanico, chimico o termico».
Le leggi scientifiche rilevano solo persistenze di connessioni. La scienza procede
attraverso astrazioni che mettono in evidenza alcuni elementi rispetto ad altri.
Tali astrazioni portano ai concetti. Le leggi non esistono in natura, ma sono
regole per costruire asserti singolari. Tutte le leggi sono allo stesso livello,
non ve ne sono alcune (come nella concezione meccanicistica) che hanno il rango
di princìpi primi.
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