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Mach
Lenin
Musil sulle teorie di Mach

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L’analisi delle sensazioni e il rapporto tra fisico e psichico (1885) di E. Mach

Il mondo è costituito da un unico tipo di elementi. Il termine “elemento”, secondo Mach, è più neutrale rispetto al termine “sensazione”, che rimanda al soggetto conoscente: «I complessi si scompongono in elementi, ossia nei componenti ultimi, che finora non abbiamo potuto scomporre ulteriormente».

I complessi sono gli aggregati di elementi:

« Il mondo non consiste dunque per noi in essenze misteriose le quali, interagendo con un’altra essenza, altrettanto misteriosa, l’io, generano le “sensazioni”, che sole ci sono accessibili. I colori, suoni, spazi, tempi … sono per noi provvisoriamente gli elementi ultimi di cui dobbiamo indagare la connessione data».

Gli elementi ultimi non vanno considerati “atomi” in senso oggettivo, essi rappresentano soltanto i componenti ultimi che vengono indagati. Il termine “provvisoriamente” rimanda a una sospensione del giudizio per quanto riguarda la natura degli elementi. Essi sono utili per scomporre quelle essenze misteriose come l’io e i corpi e hanno un valore euristico, ma non vogliono indicare una “sostanza” fondamentale dell’universo. Hanno un significato convenzionale, cioè lo scienziato pone che siano la realtà ultima per una utilità pratica nelle sue ricerche, senza affermare che siano veramente la base della realtà.


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