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Il
teatro nel teatro di L. Pirandello: Sei personaggi in cerca dautore (1921)
Nel teatro di Pirandello, raccolto sotto il titolo emblematico di Maschere nude, si rappresenta la perdita dellunivocità del reale (Così è se vi pare), la dissoluzione dellidentità (Come tu mi vuoi), la pazzia come unica manifestazione della consapevolezza e del rifiuto di ruoli e convenzioni (Enrico IV), il dramma dellincomunicabilità (Sei personaggi in cerca dautore).
Pirandello mette in scena il teatro stesso: i Sei personaggi chiedono a una compagnia di attori di rappresentare la loro tragedia, che lautore ha immaginato, ma non ha avuto il coraggio di portare a compimento. Ma gli attori nella realizzazione scenica tradiscono i personaggi, non sono in grado di comprendere e interpretare fedelmente ciò che essi hanno vissuto: le parole hanno un significato diverso per chi le dice e per chi le ascolta (vedi anche percorso su Psicoanalisi,
arte e letteratura).
Il dramma Sei personaggi in cerca dautore è uno dei vertici del teatro pirandelliano; si tratta di unopera in cui non si rappresenta semplicemente una vicenda sul palcoscenico: al centro dellinteresse dellautore è levento teatrale stesso nel suo farsi, il processo attraverso il quale gli attori danno vita e consistenza ai personaggi immaginati dallautore del testo. La scena è animata da due gruppi di personaggi: una compagnia teatrale e un nucleo familiare, in cui si intrecciano rapporti di odio-amore. Costoro irrompono in teatro mentre si svolgono le prove affermando di essere stati creati dalla fantasia di un autore che però non ha dato loro compiuta realtà artistica. Essi chiedono che la compagnia e il capocomico mettano in scena la loro tragica storia.
Lincomunicabilità
Il tema centrale del dramma è lincomunicabilità, il conflitto tra laspirazione a comunicare dei personaggi e limpossibilità che gli attori, che devono dar corpo alla loro storia sul palcoscenico, li comprendano.
Larrivo sul palcoscenico dei sei personaggi, efficacissimo colpo di scena, rompe i confini abituali tra arte e vita: scatenando lincredulità e lironia della compagnia teatrale i sei personaggi di fantasia rivendicano il diritto alla vita, che per loro coincide con la rappresentazione della loro vicenda da parte degli attori.
Ma quando gli attori iniziano a recitare la parte dei personaggi, questi si lamentano di non essere stati compresi, si offendono per gli scherni e lincredulità degli attori («Non sono forse abituati lor signori a veder balzare vivi quassù, uno di fronte allaltro, i personaggi creati da un autore?»), che reagiscono in modo infastidito e permaloso.
Tale incomunicabilità si approfondisce nel seguito dellopera, dividendo anche i sei personaggi tra loro, e facendo fallire il tentativo di mettere in scena la storia della lacerazione familiare.
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