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Arendt
Fascismo-nazismo/stalinismo

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La posizione di non equivalenza tra fascismo-nazismo e stalinismo


Questa posizione può essere sintetizzata con le parole di Bobbio: «Brevemente, del comunismo si può dire che è stato un grande ideale la cui attuazione è stata perversa. Il nazismo è di per se stesso perverso» («Reset», 48, 1998)

R. Aron e F. Furet, pur criticando il comunismo, sono giunti a conclusioni simili quando affermano che bisogna distinguere tra uno sterminio praticato per raggiungere un obiettivo politico e uno sterminio fine a se stesso.

Più estrema è la posizione di Hobsbawm. Lo storico ritiene che il comunismo abbia svolto un ruolo fondamentale in tutta la storia del Novecento e che, nonostante le sue deviazioni, ha agito positivamente. Nel suo saggio più famoso Il secolo breve, Hobsbawm fa iniziare il secolo con la prima guerra mondiale e quindi con la rivoluzione bolscevica e lo fa terminare con la caduta dell’URSS. Il comunismo, quindi, viene a incarnare l’intero secolo e la sua importanza ideale e politica va al di là dei disastri che esso ha potuto provocare.

La posizione di equivalenza tra fascismo-nazismo e stalinismo