Letteratura

Storia

Le origini della guerra
Guerra di posizione
L’intervento dell’Italia
I trattati di pace
Discussioni storiografiche

Bibliografia
Link











Guerra di posizione

La prima guerra mondiale avrebbe dovuto essere una guerra rapida, in cui le nuove tecnologie impiegate negli armamenti avrebbero portato uno stato a vincere sull’altro in tempi molto stretti. In realtà fin dal primo anno di guerra, essa si rivelò più lunga e più immobile di quanto ci si aspettasse. Il Novecento, che veniva esaltato come il nuovo secolo della velocità, si apriva con una guerra di trincea in cui le linee contrapposte si disputarono per anni pochi chilometri. Ma la guerra non fu per questo meno atroce. Anzi, fu un massacro.

La trincea diventa il simbolo della Grande guerra e le testimonianze che abbiamo di come i soldati vi vivevano sono terrificanti.
Una delle tattiche più usate fu quella dello sfondamento, che prevalse nel 1915. Consisteva nell’attacco frontale alla trincea nemica che prima era stata colpita con l’artiglieria. Alla fanteria toccava poi di assaltare le trincee. Le battaglie finivano per essere molto sanguinose.

Lo storico K. Robbins (La prima guerra mondiale) riguardo alla battaglia di Verdun (febbraio-agosto 1916) dice:

« Sui costi umani della battaglia di Verdun le stime variano: grossomodo, si può calcolare che le perdite francesi – fra caduti, feriti e dispersi – arrivassero a circa 500.000 uomini e quelle tedesche a circa 400.000».