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Discussioni storiografiche

Scipione Guarracino (Il Novecento e le sue storie) sintetizza alcune delle più importanti interpretazioni della Grande guerra, facendo ricorso ai tre parametri del compimento, della rottura e del compendio.
Da un certo punti di vista, sottolinea il Guarracino, la prima guerra mondiale può essere considerata il compimento delle «vocazioni del XIX secolo: liberazione delle nazionalità dagli imperi tiranni dei popoli, affermazione delle democrazie liberali contro gli stati del militarismo e delle aristocrazie terriere». Questa era la posizione di chi si identificava con le forze dell’Intesa. Molti italiani videro nella guerra la quarta guerra di indipendenza (vedi L’intervento dell’Italia).

Altri puntarono maggiormente sull’immagine della guerra come rottura: «Finì l’epoca del “concerto” e della guerra limitata, quella che nel XVIII e anche nel XIX secolo si poteva a un certo punto accettare di aver perso; ora … la sconfitta era l’anticamera della distruzione». Finirono ben quattro imperi e anche la situazione economica si faceva incerta e caotica.
Questa interpretazione che vede il 1914 come forte cesura temporale è condivisa da molti storici che considerano la prima guerra mondiale il vero e proprio inizio del Novecento. È la posizione di Hobsbawm, come quella di Furet, secondo il quale: «Le masse popolari sono entrate nella politica per mezzo della guerra ed escono da quella prova terribile interrogandosi sul senso di tanti sacrifici ai quali hanno acconsentito» (Controverso Novecento). Furet si riferisce alla Grande guerra come alla prima guerra di massa all’interno della quale vasti settori della popolazione, fino ad allora esclusi dalla politica, hanno modo di sentirsi partecipi della Storia e di potersi ritrovare e formare. Sulla stessa linea Fussell (La Grande guerra e la memoria moderna) afferma che il 1914 è l’inizio di quel senso di appartenenza e di identità che dal dopoguerra saranno determinanti nella cultura europea e mondiale.

Infine l’ultima linea interpretativa vede la prima guerra mondiale come un compendio anticipato di tutto ciò che si sarebbe verificato nel XX secolo: «La Grande guerra cominciò con le baionette, i muli e le cariche di cavalleria, ma vide via via apparire tutte le nuove armi del secolo… L’unione di trincea, mitragliatrice e guerra di offensiva produsse l’ostinazione portata fino alla strage, che sarà una delle vocazioni ricorrenti del Novecento».