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Il superuomo

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Il superuomo è egoista e dominatore, è volontà di potenza

Amare il prossimo è uno dei comandamenti del cristianesimo. Chi ama il prossimo deve disprezzare se stesso. Il tu, cioè l’altro, è stato santificato dal cristianesimo che dice: «Ama il prossimo tuo». Amare gli altri significa fuggire da se stessi. Invece bisogna santificare l’io, che è il corpo.

« Il vostro amore del prossimo è il vostro cattivo amore per voi stessi. Voi fuggite verso il prossimo fuggendo voi stessi, e di ciò vorreste fare una virtù: ma io leggo dentro il vostro “disinteresse”. Il tu è più antico dell’io; il tu è stato santificato, ma non ancora l’io: così l’uomo accorre ad affollarsi attorno al prossimo» (Dell’amore del prossimo).

L’egoismo deve sostituire l’altruismo. Esso spinge l’uomo a superare se stesso e ad affermarsi.

«Ma lo spirito del leone dice “io voglio”. “Tu devi” gli sbarra il cammino. Crearsi la libertà e un no sacro anche verso il dovere: per questo, fratelli, è necessario il leone»
(Delle tre metamorfosi).
«Lo spirito diventa leone perché diventa predatore. Il leone è libero da ogni schiavitù, ha scelto la libera volontà e ha cancellato il dovere. Lo spirito che è diventato leone può uccidere e rubare perché la vita è rubare e ammazzare. Accettare la vita significa accettare ciò che essa è. Chi dice: “Non ammazzare, non rubare” va contro la vita e uccide la verità. Forse che nella vita stessa, intera, non è – predare e ammazzare? E col santificare queste parole, forse, non venne – ammazzata la verità?»
(Di antiche tavole e nuove).

Ogni essere vivente obbedisce o comanda. In tutti gli esseri viventi c’è la volontà di potenza, che è la volontà di volere essere padrone. Chi serve un padrone è, nello stesso tempo, padrone per un altro servo. Il piacere di esercitare la volontà di potenza è ovunque nella vita. La volontà di potenza non è semplicemente volontà di vivere, perché ogni essere vivente ha già la vita. Si può volere solo ciò che non si ha, cioè la potenza. Gli esseri viventi desiderano. Si desidera ciò che ci manca: la potenza.

« Ogni volta che ho trovato un essere vivente, ho anche trovato la volontà di potenza; e anche nella volontà di colui che serve ho trovato la volontà di essere padrone. Il debole è indotto dalla sua volontà a servire il forte, volendo egli dominare su ciò che è ancora più debole: a questo piacere, però, non sa rinunciare. Solo dove è vita, è anche volontà: ma non volontà di vita bensì – come ti insegno io – volontà di potenza!»
(Della vittoria su se stessi).


Il superuomo crea nuovi valori

« Ma ditemi, fratelli, che cosa fa il fanciullo che neppure il leone era in grado di fare? Innocenza è il fanciullo e oblio, un nuovo inizio, un gioco, una ruota ruotante da sola, un primo moto, un sacro dire di sì. Sì per il gioco della creazione, fratelli, occorre un sacro dire di sì» (Delle tre metamorfosi). Il fanciullo rappresenta un nuovo inizio. Egli introduce a una nuova vita. Egli accetta la vita dicendo di sì, cioè riconoscendola e amandola. Il fanciullo accetta la vita e l’accoglie in tutti i suoi aspetti.

Il superuomo è un creatore di nuovi valori. Per creare occorre, prima, distruggere ciò che è vecchio. Solo il fanciullo è il creatore.

«E colui che vuol essere creatore di “bene e male”: in verità costui deve essere in primo luogo un distruttore, e deve infrangere i valori» (Della vittoria su se stessi).



Il superuomo è l’uomo che tramonta - Il superuomo esalta il valore della terra
  e abita la terra. È corpo


Il superuomo uccide Dio - Il superuomo vive in un tempo circolare