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I film sulla shoah


Diversi film affrontano la persecuzione e lo sterminio operato dal regime nazista contro gli ebrei. Ne ricordiamo brevemente alcuni su cui sarebbe interessante condurre un lavoro di analisi e di approfondimento.

Vincitori e vinti di Stanley Kramer (USA 1961): è un resoconto del processo di Norimberga (1948) contro i criminali nazisti accusati di delitti contro l’umanità. Vi vengono proposti i filmati girati dagli alleati al loro arrivo nei campi di concentramento.

L’amico ritrovato di Jerry Schatzberg (Gran Bretagna/Francia/Repubblica Federale Tedesca 1989), un avvocato ebreo torna dagli USA in Germania alla ricerca dell’amico degli anni di liceo, un ragazzo appartenente a una nobile famiglia nazista, e scopre che è stato giustiziato per aver partecipato all’attentato a Hitler. Riprende il libro omonimo di Fred Uhlman.

In Jona che visse nella balena di Roberto Faenza (Italia 1993) il regista sceglie di osservare il mondo in una fase particolarmente drammatica della storia attraverso gli occhi di un bambino, Jona Oberski, ebreo olandese, deportato a quattro anni insieme ai genitori, sopravvissuto alla persecuzione antisemita e oggi autorevole scienziato, autore di Anni d’infanzia, in cui narra le sue memorie.

Schindler’s list di Steven Spielberg (USA 1993) racconta di un industriale tedesco in affari con i nazisti che dapprima usa gli ebrei come forza-lavoro sottocosto, ma gradatamente diventa il loro salvatore e ne strappa più di mille alla camera a gas.

La tregua di Francesco Rosi (Italia 1995) è tratto dall’omonimo libro in cui Primo Levi narra il viaggio di ritorno dal lager.

La vita è bella di Roberto Benigni (Italia 1997), e Train de vie di Radu Mihaileanu (Francia 1998) affrontano il tema della persecuzione antisemita in chiave comico-fantastica.

Infine Gli ultimi giorni di James Moll (USA 1999) prodotto dall’Istituto per la raccolta delle testimonianze dei sopravvissuti fondato da Steven Spielberg, propone la testimonianza di cinque ebrei ungheresi deportati insieme a tutta la comunità ebraica quando per i tedeschi andava già profilandosi la sconfitta. Essi raccontano con grande intensità la propria esperienza e tornano insieme ai figli sui luoghi dove avevano vissuto precedentemente e nei lager dove hanno visto morire tutti i loro familiari.