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Freud: L'interpretazione dei sogni

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S. Freud - L’interpretazione dei sogni (1900)


Il sogno

«È possibile riconoscere che il sogno è l’appagamento di un desiderio.» Ma che tipo di desiderio? È un desiderio inconscio che trova una sua soddisfazione camuffata attraverso il sogno.

Il sogno ha un contenuto latente (pensieri onirici) e un contenuto manifesto:

« Pensieri onirici e contenuto onirico manifesto stanno davanti a noi come due esposizioni del medesimo contenuto in due lingue diverse, o meglio il contenuto manifesto ci appare come la traduzione dei pensieri del sogno in un altro modo di espressione di cui dobbiamo imparare a conoscere segni e regole sintattiche, confrontando l’originale con la traduzione».

Freud paragona il contenuto manifesto del sogno (che è ciò di cui ci ricordiamo) a un rebus che, una volta decifrato, ci rivela il suo contenuto nascosto, ovvero il desiderio inconscio di cui il sogno manifesto è la soddisfazione. Il rebus, all’inizio, ci appare come un caos assurdo ma in realtà contiene un senso per chi riesce a decodificarlo. Nello stesso modo accade al sogno che nel suo contenuto manifesto risulta una congerie di stranezze e invece, a un esame più attento, mostra di possedere un significato latente.
Freud chiama lavoro onirico quella elaborazione che porta da latente a manifesta la materia del sogno. Il contenuto manifesto apparirà così talmente diverso da quello latente da non suscitare più alcun rifiuto da parte della coscienza. Un esempio di come opera il lavoro onirico può essere quello della cosiddetta “condensazione”: «Il sogno è scarno, misero, laconico, in confronto alla mole e alla ricchezza dei pensieri del sogno». È avvenuta quindi una compressione che ha messo insieme contenuti separati. In tal modo il lavoro onirico ha reso irriconoscibile il desiderio inconscio.

Nel sogno avviene un fenomeno di regressione; anch’esso può essere ricondotto al lavoro onirico. Il termine significa “tornare indietro”. Ma in quale senso? Freud dice che nel sogno si attuano tre tipi di regressione:

« Distinguiamo quindi tre varietà di regressione: a) topica, nel senso dello schema dei sistemi psichici, che abbiamo esposto; b) temporale, quando si torna a regredire a formazioni psichiche più antiche; c) formale, quando primitivi modi di espressione e di raffigurazione sostituiscono quelli abituali».

Nel sogno l’uomo fa rivivere il suo inconscio (regressione topica dalla coscienza all’inconscio), ritorna all’infanzia (regressione temporale) perché i desideri inconsci che si riaffacciano sono quelli dell’infanzia e che sono stati successivamente rimossi, usa modi di esprimersi preverbali (specialmente immagini) più primitivi rispetto alla parola.

La struttura della psiche


L’interpretazione dei sogni