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La Costituzione dei venticinque nella stampa italiana

Frattini: «Sulla Carta Ue accordo entro giugno limitando il potere di veto»

Colloquio con l' olandese Ben Bot

di A. Coppola, 4 Maggio 2004

MILANO - Firma della Costituzione europea «entro giugno». E tra le nuove regole dell' Unione, via il «diritto di veto» dal maggior numero possibile di materie. Il governo italiano risponde così, indirettamente, alle richieste della Gran Bretagna, che adesso pone sulla strada delle trattative per la Carta Ue il nuovo vero ostacolo: la difesa del meccanismo dell' unanimità su un ampio gruppo di settori, dall' immigrazione alla giustizia, dalle tasse al bilancio. L' occasione per il ministro degli Esteri Franco Frattini per fare il punto sulla posizione di Roma viene dal colloquio di ieri a Milano con il collega olandese Ben Bot. Un incontro bilaterale al margine del Foro di dialogo Italia-Paesi Bassi organizzato dall' Ispi. «Come Paesi fondatori - dice Frattini - sentiamo entrambi la grande responsabilità di dare all' Europa una Costituzione buona». «Ambiziosa», la definisce anche il ministro: una Carta «all' altezza delle aspettative dei cittadini europei». Che cosa intenda, Frattini lo spiega nel momento cui affronta la questione del sistema di voto: buona e ambiziosa è una Costituzione che «contenga meccanismi decisionali che la rendano più efficace, più rapida, più trasparente». Non solo il sistema della «doppia maggioranza» (le decisioni sono prese se sostenute dalla maggioranza dei membri che rappresentino la maggioranza degli abitanti dell' Unione). Ma anche, continua Frattini, «l' estensione delle materie per le quali si abbandona l' unanimità, e quindi il diritto di veto». Il ministro Bot annuisce, e quando prende la parola dichiara: «Sulle questioni importanti siamo sulle stesse posizioni». Anche se, per la verità, nelle trattative l' Olanda è sempre stata schierata con Londra su un punto: difesa del diritto di veto nelle decisioni che riguardano il bilancio, e in particolare nella distribuzione delle risorse tra i vari capitoli di spesa. Sulla sostanza, ad ogni modo, in tema di Costituzione Italia e Paesi Bassi dimostrano di andare nella stessa direzione di un «buon accordo» in tempi rapidi. «Non oltre la scadenza di giugno», dice Frattini. E Ben Bot sottolinea l' impegno della presidenza di turno olandese, che partirà il prossimo primo luglio, a dare «il nostro contributo fattivo affinché i principi stabiliti dalla Carta siano applicati». Un traguardo che sembra adesso più vicino con Spagna e Polonia favorevoli a sbloccare i negoziati e a sciogliere gli ultimi nodi. Magari accordandosi per menzionare le «radici cristiane» in un testo separato: come ha proposto ieri da Varsavia il presidente Aleksander Kwasniewski. Un buon accordo, sottolinea il ministro italiano, è l' unica risposta a chi vede nell' allargamento un pericolo. Ancora un riferimento indiretto al Regno Unito: secondo alcuni giornali inglesi, a poche ore dalle celebrazioni dell' Unione a 25, il primo maggio, migliaia di immigrati sarebbero già entrati in territorio britannico senza passaporto.
Alessandra Coppola Il sistema di voto MAGGIORANZA La bozza di Costituzione propone come sistema di voto la «doppia maggioranza»: le decisioni si prendono con la maggioranza dei Paesi membri che rappresentino la maggioranza della popolazione europea. Ora si discute sulle percentuali che fissano la maggioranza UNANIMITA' La Gran Bretagna punta a mantenere il voto all' unanimità (quindi il «diritto di veto») su un nutrito gruppo di settori legislativi: immigrazione, tasse, bilancio, giustizia, difesa, politica estera.

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