La
Costituzione dei venticinque nella stampa italiana
ll saluto dell'Europa
alla Costituzione |
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29 ottobre 2004
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ROMA - Alcuni passaggi dei discorsi dei partecipanti
alla cerimonia della firma della Costituzione europea.
Romano Prodi, presidente Commissione
europea:
"I capi di Stato e di governo che firmeranno la Costituzione Europea
hanno compiuto un atto ardito e costruttivo. La nuova Costituzione non
si limita a consolidare il sistema politico e istituzionale dei Trattati
di Roma. Essa introduce elementi innovativi che renderanno l'Unione europea
più democratica, più efficace e più trasparente.
La firma non è un punto di arrivo. Nei prossimi mesi i governi
dovranno impegnarsi per ottenere la ratifica da parte dei parlamenti o
dei popoli. Decisioni che non possiamo dare per scontate".
Silvio Berlusconi, premier italiano:
"Il processo d'integrazione europea si è rivelato la più
proficua e duratura utopia del secondo dopoguerra. Quell'idea era per
dirla con Erasmo da Rotterdam una lungimirante e visionaria pazzia. L'apparente
follia dei nostri padri fondatori è diventata invece una meravigliosa
realtà, che si arricchisce oggi di un nuovo fondamentale capitolo".
"Cooperazione, integrazione e multilateralità non sono per
l'Europa semplici parole. Sono le nostre radici, la nostra identità,
il modo in cui ci rapportiamo tra noi. Se tutto questo diverrà
sempre più unità politica, sarà un bene per il mondo,
per la sicurezza minacciata dal terrorismo, per la stabilità delle
relazioni internazionali".
Josè Barroso, presidente designato
della Commissione:
Citando in italiano Alcide De Gasperi: "La costruzione dell'Europa
è un problema complesso, difficile, che esige molta pazienza e
che esige soprattutto energica volontà e fede nell'avvenire".
Poi: "Mi aspetto che i governi e i popoli d'Europa si ispirino a
tali parole per essere all'altezza delle sfide che noi tutti ci troviamo
di fronte".
Jan Peter Balkanende, premier olandese:
"Questa nostra firma non è una conclusione, è una nuova
partenza, l'Europa comincia oggi una nuova era. L'Europa appartiene a
noi tutti, il suo successo è il successo di tutti noi e questa
costituzione è il saldo fondamento del nostro cammino futuro".
Josep Borrell, presidente del Parlamento
europeo:
"Torniamo a Roma dopo aver scritto la storia di un successo: la riunificazione
del continente, la pace tra le nostre nazioni, l'integrazione delle loro
economie la solidarietà con le regioni e i paesi più arrestrati".
Bertie Ahern, primo ministro irlandese:
"L'allargamento a 25 non è stato un blocco per l'Europa e
la firma della Costituzione oggi ne è la dimostrazione. Questa
documento definisce i
nostri valori".
Walter Veltroni, sindaco di Roma:
"Gran parte del sogno dei padri fondatori dell'Europa oggi è
diventato realtà con la firma della nuova Costituzione europea.
La Costituzione di un'Europa unita è un bene per il mondo intero,
e uno strumento e una speranza di pace che ha ricordato come le radici
dell'Europa siano quelle della solidarietà, della condivisione,
della tolleranza, della giustizia sociale, del dialogo tra le religioni".
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