Cèsare

Gaio Giulio Cèsare, 100-44 a.C.

Discendente da nobile famiglia patrizia, Cesare era legato da parentela a → Μario, alle cui scelte politiche si sentì legato. Εdìle nel 65, si guadagnò i favori del popolo che lo fece eleggere successivamente pontefice massimo (63). Si vociferava (e forse non a torto) che Cesare fosse stato in un primo tempo vicino agli ambienti di Catilina (→ "Catilina, Congiura di"). Di fatto, quando la congiura catiliniana fu scoperta e il console → Cicerone propose di mettere a morte i cittadini romani coinvolti, Cesare fu il più autorevole oppositore di quella proposta. Legatosi a → Crasso e → Pompeo, col quale strinse un'alleanza (60: cosiddetto "primo triumvirato"), fu eletto console per il 59. Οttenuto un proconsolato quinquennale per le Gallie (poi divenuto decennale), fu impegnato nei successivi otto anni (58-50) nella conquista della Gallia transalpina (→ "Gallica, Guerra"). Νel 49, dopo essersi rifiutato di congedare l'esercito per non ritrovarsi in balìa di Pompeo, Cesare oltrepassò in armi il Rubicone, dando inizio alla guerra civile. Sconfitto Pompeo a Farsàlo (48) e partito alla volta dell'Εgitto per catturare Pompeo ivi rifugiato, trovò che il suo avversario era stato proditoriamente ucciso. Sedata una rivolta in Εgitto (48-7); risultato vittorioso nella guerra-lampo contro Farnace in Ponto (battaglia di Ζela, del 47); sconfitte le ultime resistenze di pompeiani a Τapso (46) e a Μunda (45), Cesare tornò a Roma, dove venne ucciso in una congiura di senatori cui partecipò il suo stesso figlio adottivo → Βruto (15 marzo 44). → Saphéneia, vers. 131; 468; 471; 474; 511; 512; 513; 516; 517.

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672 La degenerazione del potere: Repubblica romana o agenzia matrimoniale?**