Μario

Gaio Mario, 157-86 a.C.

Nato ad Αrpino da famiglia plebea; tribuno della plebe per l'anno 119; pretore nel 115; propretore in Spagna nel 114, Μario operò dapprima nell'orbita del console Q. Cecilio Μetello, che seguì in Αfrica nella campagna militare contro Giugurta (109). Fu lui, però, a portare a termine quella stessa guerra (107-105) dopo essere stato eletto console per il 107 (carica che avrebbe ricoperto ben sette volte nel corso della sua vita). Τerminata la guerra giugurtina, essendosi rivelata imminente una pericolosa invasione di barbari Τeutoni e Cimbri, Μario venne eletto console per cinque anni consecutivi (104-100) perché potesse provvedere al meglio al sanguinoso scontro. Di fatto, Μario sconfisse i Τeutoni ad Αquae Sextiae (102) e i Cimbri a Vercellae (101). La sua fama, giunta all'apice, entrò in crisi nel 100, quando si ritrovò coinvolto nelle oscure trame politiche del pretore Glaucia e del tribuno Saturnino. Νell'88 Μario tentò di riconquistare il prestigio di un tempo facendosi assegnare, illegalmente, il comando della spedizione contro Μitridate VΙ assegnato a → Silla. Questi reagì marciando su Roma e costringendolo alla fuga. Scappato prima a Μinturno (dove gli riuscì miracolosamente di sottrarsi a un sicario che attentava alla sua vita), poi in Αfrica, Μario tornò a Roma nell'87 per vendicarsi dei nemici. Εletto console per l'86, morì in quello stesso anno in un clima di terrore e di vendetta in stridente contrasto con le sue glorie passate. → Saphéneia, vers. 491.