Stasimo

Il termine stásimon (aggettivo che significa «fermo», sottinteso mélos, o aggettivo sostantivato che equivale a «pausa») indica il canto che il coro tragico esegue dopo aver occupato il posto che gli spetta sull’orchestra (esso si distingue dunque dal canto d’entrata, la parodo). Strutturato in strofi liriche dalla tipica successione triadica (strofe, antistrofe, epodo) e caratterizzato da una marcata coloritura dialettale dorica, lo stasimo costituisce l’elemento di separazione fra gli episodi. In particolare a partire da Euripide, tale canto va assumendo sempre più una sostanziale autonomia dall’azione; nel corso del IV sec. a.C., e quindi con la commedia ellenistica, esso sarà sostituito dall’embólimon, il semplice ‘intermezzo lirico’ finalizzato a separare gli atti del dramma.

[Federico Condello]