Cassandra
(gr. Kassándra; lat. Cassandra)

Origine e mito
Detta anche Alessandra, era figlia del re di Troia Priamo e di Ecuba, e sorella gemella di Èleno. Secondo una tradizione isolata Cassandra aveva ottenuto il dono della profezia insieme al fratello quando, da bambini, le loro orecchie furono leccate nel sonno da serpenti; ma secondo la versione più comune la conoscenza profetica le fu donata da Apollo, conquistato dalla sua bellezza, a condizione che ella accondiscendesse ai suoi desideri. Poiché Cassandra, una volta acquisite le virtù profetiche, respinse l’amore del dio, fu da lui punita: vanificando il suo stesso dono, Apollo fece in modo che nessuno credesse ai vaticini di lei. Durante la presa di Troia (che Cassandra aveva predetto, senza essere naturalmente ascoltata) si rifugiò nel santuario di Atena ai piedi del simulacro della dea (il Palladio), ma da qui fu strappata a forza e – secondo alcune fonti – violentata da Aiace figlio di Oìleo. Per questo Atena, con il concorso di Zeus e di Poseidone, provocò il naufragio della flotta greca sulla via del ritorno (cfr. Euripide, Troiane [prologo]; Andromaca 293-300); Aiace riuscì a porsi in salvo su uno scoglio grazie a Poseidone, ma, poiché egli non attribuì il merito all’intervento divino bensì a se stesso, il dio adirato spaccò con il tridente lo scoglio e Aiace fu travolto dalle onde (cfr. Odissea IV). Assegnata, nella spartizione del bottino di guerra, ad Agamennone (da cui avrebbe avuto due figli), Cassandra fu condotta dal re a Micène, dove trovò la morte insieme con lui, per mano di Clitemnestra e di Egisto.

Arte, letteratura e musica
Le sue vicende sono trattate nell’Iliade e nell’Odissea, in Eschilo (Agamennone), Euripide (Troiane, Andromaca), Licofrone (Alessandra) e, già a partire dal VI secolo a.C., hanno ispirato numerose raffigurazioni artistiche (non altrettanto può dirsi invece della fortuna incontrata da Cassandra nelle arti figurative moderne). Il mito di Cassandra non ha cessato di generare, di contro, sempre nuove rivisitazioni in àmbito letterario. Attraverso il De claris mulieribus di G. Boccaccio (1356-1364), La leggenda delle donne esemplari (1386) di G. Chaucer, il personaggio penetra e si radica nella letteratura moderna, in particolare inglese e tedesca: ricordiamo Troilus and Cressida di W. Shakespeare (1602), Virgin Prophetess di E. Settles (1701), le poesie di G. Meredith (1862) e D.G. Rossetti (1870), i drammi Agamemnon (1890) di G. Kastropp e la Klytaemnestra (1903) di E. König, mentre incentrato tutto sulla sua figura è il racconto-monologo Cassandra (1983) di C. Wolf. Si contano infine diverse trasposizioni musicali del soggetto: un lamento di Cassandra si trova già nella Didone di P.F. Cavalli (1614), in opere liriche, nelle recenti composizioni strumentali di J. Franks-Williams (1969) e B. Ferneyhough (1971), nella sound action di T. Antoniou (Barcellona 1970).

[Elena Esposito]