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Progettare con la LIM

L’utilizzo della LIM richiede all’insegnante una progettazione molto rigorosa del materiale di-dattico e una rifessione sulle proprie metodologie e strategie più approfondita di quanto non avvenga con gli strumenti della didattica tradizionale.

Nel progettare le attività occorre tenere conto di due ordini di fattori tra loro interdipendenti: • le fnalità e gli obiettivi che si intendono raggiungere, desunti dal POF e dalla programmazione disciplinare della classe;

• le potenzialità della LIM, quale strumento in grado di assemblare più media espressivi e comu-nicativi.

Quest’ultimo aspetto richiede una particolare attenzione, al fne di evitare situazioni di sovracca-rico cognitivo, effetti di ridondanza o di interferenza comunicativa.

In particolare, per evitare il “carico cognitivo estraneo” (Sweller, 2005), ovvero l’eccessivo carico di lavoro determinato da una progettazione poco adeguata del materiale didattico, Mayer (2001) ha elaborato alcuni principi didattici:

• non dividere l’attenzione degli alunni fra diverse fonti di informazione che fanno riferimento alla stessa modalità cognitivo-sensoria, evitando, per esempio, di parlare alla classe mentre si propone la visione di un video;

• presentare testo scritto e immagini sulla stessa pagina, in modo integrato e simultaneo; • inserire solo contenuti pertinenti escludendo materiali estranei; • preferire la narrazione verbale a quella scritta;

• associare animazioni e narrazioni parlate, piuttosto che animazioni, narrazioni parlate e testo scritto.

L’apprendimento in ambiente multimediale è inoltre più effcace se le conoscenze fornite si collega-no alle conoscenze pregresse degli alunni, alle esperienze e al contesto in cui essi vivono quotidia-namente. In questo modo al centro della progettazione vi è l’alunno e questo signifca riconoscere le differenze presenti in classe, diversifcando l’offerta didattica e le strategie di insegnamento.

La lezione digitale

Come abbiamo visto, la lezione digitale, interattiva e multimediale resa possibile dalla LIM pre-senta caratteristiche e potenzialità educativo-didattiche specifche. Riassumiamole brevemente.

1. Personalizzazione della didattica: le caratteristiche di fessibilità, modifcabilità e integrazione dei contenuti digitali consentono all’insegnante di modulare la lezione sulle specifche esigenze della classe, sulle risposte o sulle richieste che emergono dai bambini durante il percorso. In que-sto modo ogni lezione diventa “unica e irripetibile”, poiché nasce nel momento stesso in cui si svolge, dalla relazione/interazione tra gli alunni e tra gli alunni e l’insegnante.

2. Benefci sull’attenzione, la motivazione e la partecipazione degli alunni: la lezione digitale innesca forme di didattica laboratoriale attiva e collaborativa, processi di apprendimento coo-perativo e momenti di rifessione metacognitiva che favoriscono il coinvolgimento degli alunni, migliorando il clima della classe.

3. Assicura l’interazione docente/alunni, alunni/alunni, alunni/contenuti digitali: docente e alunni possono agire direttamente sullo schermo della LIM. Il contenuto può essere toccato, spostato e trasformato all’istante. L’insegnante comunica con gli alunni partendo proprio dal contenuto presente sullo schermo, l’alunno interagisce con il materiale digitale condividendo la propria azione con i compagni.

è possibile interagire sulla LIM attraverso varie tecniche. Vediamole nel dettaglio:

Drag and drop (spostare e trascinare) consente di selezionare e spostare i contenuti digitali (im-magini o testi) sulla pagina, al fne di collegare ed evidenziare concetti, relazioni e associazioni. • Matching (combinare, collegare, far corrispondere) permette di spostare gli elementi selezionati

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