This is a SEO version of 120900030626_SFOGLIALIBRO_LIMmate. Click here to view full version
« Previous Page Table of Contents Next Page »5
di interazione, fessibilità, multimedialità incidono su motivazione, attenzione e concentrazione aumentando la partecipazione diretta degli allievi allo sviluppo dei percorsi didattici.
L’ambiente di apprendimento
La LIM modifca in modo profondo l’ambiente di apprendimento: la sua presenza attira l’atten-zione degli alunni e diviene il centro del processo di insegnamento/apprendimento. Intorno a essa i bambini si muovono, pensano, comunicano, rifettono, costruiscono nuova conoscenza con il supporto e la guida dell’insegnante.
Gli stimoli forniti dalla LIM determinano nuove modalità di lezione, più vicine alle caratteristiche e alle esigenze delle nuove generazioni. I bambini di oggi sono nati e vivono quotidianamente immersi in una pluralità di codici comunicativi ed espressivi e apprendono secondo modalità reticolari, ampliando il proprio bagaglio di conoscenze grazie agli stimoli offerti dal contesto extrascolastico.
La LIM è uno strumento versatile capace di trasformare le aule in laboratori didattici, in cui il sapere viene costruito, coinvolgendo i bambini e valorizzando le loro innate competenze tecno-logiche. Attraverso la LIM la conoscenza può essere costruita, smontata e rimontata, ampliata, modifcata e arricchita grazie al contributo personale e creativo di tutto il gruppo classe.
La lavagna consente infatti di interagire tra persone a vari livelli: uno-uno, uno-molti, molti-molti, con parole e segni; con la rete, con diversi media e tecnologie, nel tempo e nello spazio; con materiali digitali proposti o costruiti durante la lezione. Si tratta dunque di un’interazione a 360 gradi, che assicura una circolarità delle conoscenze e delle competenze.
Il rischio maggiore è che le vere potenzialità della lavagna vengano sottoutilizzate e che il docen-te si limiti a trasferire su di essa una metodologia e una didattica trasmissive. È pertanto necessario un cambiamento radicale nel modo di porsi del docente.
Durante le lezioni con la LIM il ruolo dell’insegnante non è quello di erogatore di contenuti, ma di facilitatore e di guida. Egli deve lasciare spazio agli interventi e alle azioni degli alunni, favorendo lo scambio e il confronto, la formulazione di ipotesi, ponendo domande che non richiedono una risposta univoca, ma che invitano i bambini a rifettere e argomentare le loro opinioni. In questo contesto emergono i diversi stili di apprendimento di ciascuno, le differenti strategie che consen-tono a tutti di raggiungere l’obiettivo stabilito in modo personale e originale.
La LIM è uno strumento pensato per una didattica integrata: essa deve diventare “trasparen-te” all’interno della classe, in modo che le nuove metodologie, le nuove prassi didattiche, i nuovi stili di apprendimento diventino “un’abitudine” consolidata sia per gli insegnanti sia per gli alunni. Ciò che conta non sono gli strumenti, ma i processi che essi innescano. Educare gli alunni a essere attivi costruttori del proprio percorso di apprendimento, acquisendo autonomia di pensiero e di azione, è uno degli obiettivi fondamentali della scuola e in questo la LIM può offrire un contributo determinante.
Lezione frontale e LIM
L’insegnante può approcciarsi alla LIM in modo graduale, senza modifcare radicalmente il proprio stile pedagogico-didattico. Inizialmente la LIM può essere utilizzata come strumento sul quale proiettare materiali utili alla lezione quali immagini, video, testi preparati in precedenza o scritti al momento.
Anche una lezione frontale, che rimane comunque una valida modalità di lavoro, può essere svolta e potenziata attraverso le molteplici risorse della LIM. Questo approccio graduale condurrà giorno dopo giorno l’insegnante e gli alunni a instaurare relazioni e interazioni più effcaci dal punto di vista dell’apprendimento, innescando processi di condivisione e di costruzione collabo-rativa della conoscenza.
001_mappe_mate.indd 5 25/03/
This is a SEO version of 120900030626_SFOGLIALIBRO_LIMmate. Click here to view full version
« Previous Page Table of Contents Next Page »