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lavoro arbitrari. Inoltre il lavoratore

ha il diritto

irrinunciabile

al riposo

settimanale e alle ferie.

La Costituzione aronta la temati-

ca della parità tra uomo e donna nel

mondodel lavoro?

Sì, la Costituzione

vieta la discriminazione nei confronti

E per quanto riguarda gli orari di la-

voro?

La Costituzione dispone che

la durata massima della giornata la-

vorativa sia fissata per legge (a

40

ore

, eccetto che per particolari ca-

tegorie come i minori e le lavoratrici

madri). Ciò vuol dire che i datori di

lavoro non possono imporre orari di

Il

diritto al lavoro

è uno dei

principi

fondamentali

della Costituzione ita-

liana (

p. 444). Nella sezione dedi-

cata ai rapporti economici questo di-

ritto viene ribadito all’

articolo 35

: «la

Repubblica tutela il lavoro in tutte le

sue forme ed applicazioni. Cura la for-

mazione e l’elevazione professionale

dei lavoratori». Questo significa che lo

Stato italiano deve tutelare tutte le for-

me di

lavoro autonomo

(svolto senza

dipendere da nessuno) e

dipendente

(svolto alle dipendenze di un datore

di lavoro), e deve altresì curare la

for-

mazione professionale

, sempre più

importante perché consente di entrare

nel mondo del lavoro con un elevato

livello culturale e tecnico.

La Costituzione aronta anche la

questione della retribuzione?

Sì, es-

sa stabilisce che i lavoratori hanno

diritto a uno

stipendio

proporzio-

nato «alla quantità e alla qualità del

lavoro». Questa somma deve esse-

re sufficiente ad assicurare un’esi-

stenza libera e dignitosa. Negli ultimi

anni questi principi sono stati erosi

dall’evoluzione del mercato del lavo-

ro, ad esempio si è avuta un’ampia

diffusione di

contratti atipici

che

hanno peggiorato notevolmente la

qualità delle retribuzioni.

I rapporti

economici

NELLA COSTITUZIONE:

Art. 35-47

PAROLE CHIAVE:

Lavoro, retribuzione, contratto, precariato,

pari opportunità, previdenza sociale

LESSICO

Sindacato

La ricerca

del lavoro,

ieri e oggi

Attività

L’art. 35 aronta anche la questione della «libertà di emigrazione», riconoscendo

l’importanza dei lavoratori italiani che, nel corso del XIX e del XX secolo, sono

espatriati in cerca di lavoro. Oggi sentiamo parlare spesso di “fuga dei cervelli”,

cioè l

’

abbandono di un Paese a favore di un altro da parte di professionisti o

persone con un alto livello di istruzione, generalmente in seguito all’oerta di

condizioni migliori di lavoro e, quindi, di maggior soddisfazione professionale e

migliore tenore di vita. Documentati su internet e scrivi un breve testo informa-

tivo. Per iniziare, puoi leggere questo articolo:

http://matematica.unibocconi.it/

articoli/una-generazione-perduta-la-fuga-dei-cervelli-dall%E2%80%99italia

Flessibilità = precariato?

Attività

Negli ultimi anni sono stati imposti nuovi modi di organiz-

zare le imprese e la produzione, basati sul concetto di

es-

sibilità del lavoro

, cioè la possibilità di variare il numero e

il tempo di lavoro degli occupati secondo le esigenze delle

aziende. Con l’introduzione di questo sistema sono aumen-

tati notevolmente i posti di lavoro meno stabili regolati da

contratti di lavoro a progetto o occasionali, rapporti di con-

sulenza, rapporti di collaborazione continuativa e lavoro in-

terinale (in Italia questi contratti sono regolati dalla Legge

Biagi promulgata nel 2003). Così, accanto ai

lavoratori au-

tonomi

e ai

lavoratori dipendenti

, oggi troviamo milioni di

lavoratori atipici

, che vivono in uno stato di

precarietà

e

incertezza

che impedisce loro di programmare il proprio fu-

turo. Documentati sul mondo del precariato e scrivi un breve

testo informativo, facendo poi le tue valutazioni del fenome-

no. Per iniziare, puoi leggere il brano riportato accanto:

La protagonista del lm

Tutta la vita davanti

di

Paolo Virzì, ispirato al

libro di Michela Murgia

Il mondo deve sapere

. Il

lm racconta la storia di

Marta, una neolaureata

in losoa, che trova

un lavoro precario in

un call center.

Il lavoro è organizzato come in un gulag svizzero. Dodici

ore late divise in tre turni di quattro ore, senza soluzione di

continuità. […] L’ucio è piccolissimo, le postazioni di com-

battimento sono la metà di un banco di scuola, divise da un

pezzo di compensato. Danno sul muro e sullo schermo di un

pc. Ma sul muro, ovviamente, ci sono gli immancabili car-

telli motivazionali. «La telefonista che fa più appuntamenti

avrà in premio una scatola di formaggini e 8,5 euro lordi».

Michela Murgia,

Il mondo deve sapere

, Milano, Isbn edizioni, 2006

La “fuga dei cervelli”

dall’Italia, in una vignetta

di Natangelo.

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