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Democrazie e dittature fra le due guerre mondiali
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
ni d’affari
, l’
impoverimento
complessivo dei
ceti medi
,
l’affluire sulle strade di
milio-
ni di disperati
,
homeless
che
iniziano a spostarsi di Stato in
Stato alla ricerca di una qual-
siasi sopravvivenza.
Migliaia
di famiglie
sono costrette a
trasferirsi nelle
baracche
: sui
terreni comunali ne nascono
interi quartieri, che vengono
popolarmente chiamati
Hoo-
verville
, in “onore” del presidente Herbert Hoover (1929-32) – cui vengono attribuite
le responsabilità della rovina economica e, ancor più, della mancanza di aiuto da parte
del governo. Una delle più grandi Hooverville è quella del
Central Park
, nel cuore di
New York, con i suoi ripari fatti di latta, cartone, assi di legno, carta catramata, dove
le persone riescono, a stento, a sopravvivere grazie alla
beneficenza
.
Alla fine del
1932
la
produzione industriale
è scesa di
quasi la metà
rispetto
al 1929, i prezzi dei prodotti agricoli sono caduti a un livello mai prima raggiunto e
l’
agricoltura
si trova in uno
stato di prostrazione
; in seguito alla chiusura di fabbriche
e miniere, la
disoccupazione
si
gonfia
in misura paurosa: si calcola che essa arrivi
a coinvolgere quasi 13 milioni di persone (circa un quarto della forza lavoro) e che
circa il
40% della popolazione
si trovi sotto la
soglia di povertà
. In poco più di tre
anni la
crisi dimezza
il
reddito nazionale
degli Stati Uniti: da 87,4 a 41,7 miliardi di
dollari. La
riduzione delle attività economiche
porta con sé una progressiva
dimi-
nuzione delle entrate statali e comunali
, costringendo tra l’altro ad
abbreviare la
durata dei corsi scolastici
, a
ridurre le paghe degli insegnanti
, a
limitare i pub-
blici servizi
(dalle biblioteche alle prigioni).
Nel frattempo, la
crisi ha raggiunto
– come un ciclone –
l’Europa e il resto del
mondo industrializzato
, con effetti disastrosi che si fanno sentire ovunque, in ma-
niera uniforme, e sono testimoniati dai dati relativi al
crollo del commercio inter-
nazionale e della produzione industriale
, a cui fa riscontro un
aumento vertigi-
noso dei disoccupati
: tutti coloro che esportavano negli Stati Uniti hanno perso, di
colpo, un mercato di dimensioni colossali; tutti coloro che avevano ricevuto prestiti
dalle banche americane se ne sono sentiti chiedere la restituzione:
entrano così in
crisi società industriali e finanza
. Francia e Inghilterra, Italia e Germania, che stan-
no faticosamente riprendendosi dalle conseguenze economiche della guerra, sono
investite da nuove
difficoltà produttive
, da
fallimenti di aziende e di banche
, e,
ovviamente, dalla
disoccupazione
. Nel
1931
, in
Germania
, lo Stato è sull’orlo della
Una baracca della grande
Hooverville nata nel Central
Park di New York.
La “targa” dell’ufficio postale
della Hooverville di Seattle.
Miliardi di dollari
80
70
60
50
40
30
20
10
0
1929
1930
1931
1932
1933
Numeri indici (1928 = 100)
Milioni di disoccupati
Stati Uniti
Germania
Produzione
industriale
Numero
disoccupati
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
110
120
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
1930
1929
1931 1932 1933
A sinistra, produzione
industriale e
disoccupazione: 1929-33.
A destra, il commercio
internazionale: 1929-33.
reddito nazionale
L’insieme della ricchezza pro
dotta in uno Stato, calcolata an
nualmente sulla base del reddit
complessivo realizzato dai citta
dini e dalle società residenti ne
suo territorio.
homeless
Termine inglese che denota
“senzatetto”, i più poveri nell
scala sociale, sprovvisti di un
qualsiasi forma di abitazione
di mezzi di sussistenza.
soglia di povertà
Livello di reddito sotto il qual
una famiglia o un individuo ven
gono considerati nullatenenti
privi dei mezzi necessari per fa
fronte ai bisogni più elementa
ri della vita quotidiana. Tale so
glia assume valori radicalment
e storicamente diversi a second
del Paese e del periodo preso i
considerazione.
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