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SCIENZA E TECNOLOGIA
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Passato e presente
Il settore dell’
industrial design
ha raggiun-
to attualmente, in tutto il mondo, altissimi
livelli anche per quanto riguarda l’impiego
di materiali “ecocompatibili”, spesso ricicla-
ti, così da coniugare le esigenze estetiche e
funzionali del pubblico con quelle dell’am-
biente. Documentati sull’argomento e sulla
base dei risultati trovati scegli uno speciž-
co prodotto di design industriale (oggetti-
stica,
packaging
, attrezzistica, mobilio ecc.)
che risponda a tali caratteristiche, motivan-
do la tua scelta in forma scritta.
S
e la ricerca estetica ottocentesca
non aveva modificato il
gusto
dei
contemporanei, i
movimenti di
avanguardia
del Novecento ebbero su di
esso una
notevole influenza
, seppur tar-
diva. Inizialmente, infatti, la borghesia e
la nascente piccola borghesia novecente-
sca camminavano, sì, spedite verso la so-
cietà industriale e consumistica, ma con
lo sguardo ancora rivolto indietro, all’Ot-
tocento. Questa mentalità condizionò lo
stile dell’abitare almeno
fino agli
anni
Venti-Trenta
e avrebbe poi continuato a
esprimersi nella passione per l’antiqua-
riato. Nel frattempo, però, il gusto del
pubblico stava cambiando e cominciava
a orientarsi verso il
“moderno”
.
In questo contesto, si inserì un’
espe-
rienza
davvero
rinnovatrice
, che si attuò
in
Germania
negli anni della
Repubblica
di Weimar
: fu qui, infatti, che nacquero
l’architettura moderna
e quello
che oggi
chiamiamo
industrial design
:
oggetti
e
mobili modulari
e
componibili
progettati
per la
produzione industriale
, i cui
bassi
costi
ne avrebbero consentito una
diffu-
sione di massa
. All’urgente
necessità di
ricostruzione
, si accompagnava infatti —
in questo dopoguerra — una
mozione eti-
ca e sociale
: progettare per la città e per
i suoi abitanti, partendo dai loro
concreti
bisogni
e dalla
funzione
che l’edificio o
L’architettura moderna e il design industriale
hanno le loro origini nel Bauhaus, scuola di
formazione delle arti applicate, aperta nel 1919 a
Weimar, che riannoda il legame tra arte, industria
e artigianato posti al servizio della società.
La nascita dell’
industrial
design
: il Bauhaus
Giochi di costruzioni
disegnati da Alma
Buscher.
Sedia
Cesca
, progettata
da Marcel Breuer e ancora
oggi in produzione.
Il complesso del Bauhaus di Weimar,
progettato nel 1919 da Walter Gropius.
Nel 1925-26, l’ascesa dei nazionalisti al
governo della città determinò lo
spostamento della scuola nella più
libera città di Dessau.
massiccio o monumentale, non hanno
più l’aria di essere stati costruiti per
l’eternità. […] Lo spazio non è più una
composizione in sé compiuta, una sca-
tola esattamente delimitata, poiché le
sue dimensioni e i suoi singoli elementi
possono essere variamente modificati.
Un
geniale esempio
in tal senso è un
armadio per giocattoli
creato da
Al-
ma Buscher
: i suoi elementi potevano
essere smontati e usati come sgabelli,
come tavoli e, applicandovi delle rotel-
le, come carrelli; l’apertura di un’anta
trasformava una parte dell’armadio in
teatrino per marionette.
l’oggetto avrebbe dovuto svolgere, nel
tessuto urbano o nella vita quotidiana.
Un indirizzo, dunque,
“funzionalistico”
,
che farà definire la nuova scienza della
costruzione come
razionalismo architet-
tonico
. Figura centrale di questo cruciale
momento fu
Walter Gropius
, che vedeva
nell’insegnamento lo scopo essenziale
dell’artista e arrivò presto a concepire il
Bauhaus
, una
scuola per la formazione
dei giovani
architetti
e
artigiani delle ar-
ti applicate
, aperta già nel
1919
. In essa
si progettava ogni elemento della vita —
dalla città agli oggetti d’uso comune — e
si riannodava il legame tra
arte
,
industria
e artigianato
posti al servizio della socie-
tà. L’aspetto
progressista
,
democratico
e
internazionale
della scuola fu, tuttavia,
proprio ciò che avrebbe spinto i nazisti,
giunti al potere, a ordinarne la
chiusura
nel
1933
.
Una
tappa fondamentale
del Bau-
haus fu la
casa-modello
allestita nel
1923
, a proposito della quale
Marcel
Breuer
, uno degli architetti che la rea-
lizzarono, si espresse così:
Oggetti d’arredamento, locali ed edifi-
ci rendono possibile ogni mutamento,
sistemazione e combinazione imma-
ginabili. Il mobilio, le pareti stesse di
un locale, non sono più qualcosa di
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