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UNITÀ
I trattati di pace e i problemi del dopoguerra
Vengono stampate
banconote per mi-
liardi e miliardi di marchi
, che diventano
rapidamente
carta straccia
: la moneta è
di fatto abolita e per i bisogni della vita
quotidiana la popolazione torna al
barat-
to
(cioè allo scambio diretto di beni con
altri beni senza l’uso di moneta). Per la
piccola borghesia
ciò comporta la perdita
totale delle rendite derivanti dai risparmi
ed essa si riduce al
livello di povertà del
proletariato
, mentre, di contro, la
gran-
de borghesia si arricchisce
sempre più
attraverso la
speculazione
.
La situazione è resa ancor più difficile
da alcune
clausole del trattato di Ver-
sailles
, in base alle quali la Germania ha
dovuto consegnare alla Francia gran parte delle sue navi mercantili, 5000 loco-
motive, 136.000 vagoni e vetture ferroviarie, 24 milioni di tonnellate di carbone,
bestiame agricolo e macchinari diversi. Si rende necessario, dunque, rimettere in
discussione l’
insostenibile costo delle riparazioni di guerra
: già nel
1922
la Ger-
mania riesce a stipulare un
accordo con la Russia
per procurarsi prodotti agricoli
e materie prime in cambio di macchine e prodotti industriali – e nello stesso tem-
po le sue forze armate riescono ad aggirare l’obbligo al disarmo fissato dal trattato
di pace riprendendo il proprio addestramento in Russia – ; nel
1924
gli
Stati Uniti
approvano il
piano Dawes
, con il quale stabiliscono di
prestare alla Germania
200 milioni di dollari
in modo che essa possa riprendere i pagamenti, mentre più
tardi forniranno altri prestiti alle città e alle grandi società tedesche.
Con i
prestiti stranieri
la Germania ottiene più capitali di quanti non debba
pagarne in risarcimenti e così riesce a
ricostruire industrie e infrastrutture
(cioè strade, porti, ferrovie, scuole, ospedali, ecc.) in maniera più competitiva ed
efficiente della Francia o dell’Italia. Tuttavia, La Germania avvertirà più pesante-
mente del resto d’Europa le conseguenze della
crisi economica americana del
1929
[ par. 10] e con l’inizio degli anni Trenta sarà nuovamente avvolta da un
clima di
incertezza
e di
forti tensioni sociali
che presto porterà alla perdita di
fiducia nella democrazia.
Fin quasi dal suo sorgere, la vita della
Repubblica di Weimar
è comunque carat-
terizzata da una forte
instabilità politica
– in 11 anni si susseguono 15 governi –,
mentre la
continuità della burocrazia tradizionale
nei posti chiave dei ministeri,
delle scuole e delle università, e la
persistenza della nobiltà prussiana
nell’esercito
impediscono
il varo di grandi
riforme
. Più volte le
destre
attentano alla sua integrità
con
insurrezioni armate
: la più pericolosa è il cosiddetto
putsch di Monaco
, tentato
nel novembre
1923
da
Adolf Hitler
, alla testa del
Partito nazionalsocialista tedesco
dei lavoratori
, che viene
stroncata
dal fuoco della Polizia e porta – per il momento
– alla messa fuori legge del partito.
Lo
schieramento antidemocratico
– formato dai gruppi militari e dalla grande
borghesia, favorevoli a una svolta autoritaria dello Stato – ottiene tuttavia
adesioni
crescenti
: ne è prova, nel 1925, l’
elezione
alla Presidenza del
generale Paul von
Hindenburg
(1925-34) – Capo di stato maggiore delle forze armate durante la guer-
ra ed esponente
conservatore
–, che nel
1933
nominerà
cancelliere Adolf Hitler
,
determinando di fatto la fine della Repubblica di Weimar [ unità 8, par. 2].
VERIFICA
se hai capito
•
Quando e in che Paese nacque la Repubblica di Weimar e perché ebbe
questo nome?
•
Chi ne fu il primo presidente? E l’ultimo?
•
Che cos’era il piano Dawes?
Gran Bretagna
Francia
Italia
Belgio
Russia
Polonia
Cecoslovacchia
Iugoslavia
Romania
Austria
Estonia
Finlandia
Lettonia
Lituania
Ungheria
4277
3404
1648
379
192,6
159,6
91,8
51,7
37,9
24
13,9
8,2
5,1
4,9
1,6
10 20 30 40 50 100 200 300 400
milioni di dollari
1000 2000 4000
L’indebitamento degli Stati
europei all’inizio degli anni
Venti.
putsch di Monaco
Tentativo di colpo di Stato (il ter-
mine tedesco ha questo signi-
cato) frettolosamente improv-
visato in una birreria della città
bavarese dai nazionalsocialisti,
con la complicità di alcuni set-
tori dell’esercito e della polizia.
Si risolse con qualche caduto nel
corso delle sparatorie, l’arresto
di Hitler e del generale Luden-
dor¦, eroe della guerra mondia-
le, e lamessa al bando, tempora-
nea, del partito nazista.
Partito
nazionalsocialista
tedesco dei lavoratori
Formazione politica di estrema
destra, antisemita e anticomu-
nista, sorta in Germania nel feb-
braio 1920 dalla fusione di vari
movimenti di reduci e scontenti
che miravano al rovesciamento
rivoluzionario della Repubblica
diWeimar, per l’instaurazione di
un regime autoritario, sul mo-
dello del fascismo italiano, con
una nuova guida o
Führer
.
speculazione
Operazione commerciale o -
nanziaria basata sulla previsio-
ne del futuro andamento del
mercato, volta a conseguire un
vantaggio (non sempre lecito)
sulla concorrenza.
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