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ECONOMIA, LAVORO E SOCIETÀ
12
Passato e presente
In Italia, oggi, il calcolo dell’eventuale inœa-
zione viene e¦ettuato in base a una serie
di indici dei prezzi al consumo, elaborati da
un apposito ente pubblico. Quale? Che tipo
di ente è? Quali sono gli Indici che elabora?
Dove e in chemaniera reperisce i dati neces-
sari? Con quale scadenza li aggiorna? Fai una
ricerca per procurarti tutte le informazioni
necessarie e poi elabora un prospetto de-
gli
step
attraverso cui si sviluppa il lavoro di
quell’ente žno all’elaborazione degli indici.
S
i parla di
inflazione
quando, in un
Paese, i
prezzi salgono
in manie-
ra
generalizzata e continua
, così
che con la
stessa quantità di moneta
si
acquistano
sempre meno merci e ser-
vizi
: si determina cioè la progressiva e
continua
diminuzione
del
potere d’ac-
quisto
della moneta stessa. L’inflazione è
normalmente seguita dalla
svalutazione
,
ovvero la
riduzione del valore della mo-
neta
di quello Stato in
relazione a una
parità prefissata
(che può avere come
punto di riferimento le monete di altri
Stati o l’oro). La
svalutazione
esprime
cioè una
variazione del tasso di cambio
di una moneta, vale a dire del suo
prezzo
rispetto ad
altre monete
: se una moneta
è svalutata, per acquistarla occorre una
quantità minore di moneta estera; vice-
versa, occorre una quantità maggiore di
essa per acquistare moneta estera. Se,
per esempio, rispetto a un periodo pre-
cedente, per comprare 1 euro occorrono
meno dollari e per comprare 1 dollaro
occorrono più euro, significa che l’euro si
L’economia europea del primo
dopoguerra è caratterizzata
dalla gravissima inflazione e
svalutazione. I due fenomeni
riguardano sia le nazioni
sconfitte sia quelle vincitrici.
Inflazione e
svalutazione
Una banconota
da 1.000.000 di
marchi emessa
dalla Repubblica
di Weimar.
1913
100
100
100
100
anni
Alimentari
Abbigliamento
Salario nominale
Salario reale
1914
96,2
111,1
99,7
99,7
1915
104,6
118,7
100,0
93,4
1916
154,6
191,9
113,8
85,0
1917
221,9
355,5
138,4
73,0
1918
284,9
500,7
170,6
64,6
1919
326,6
594,4
249,7
93,1
1920
443,4
990,0
403,1
114,4
1921
464,4
671,3
529,4
127,1
è
svalutato
rispetto al dollaro. Insomma,
l’
inflazione
è un fenomeno che riguarda
il valore della moneta all’
interno
dello
Stato; la
svalutazione
è un fenomeno
che riguarda il valore della moneta nei
rapporti con l’
estero
.
L’
inflazione
è un fenomeno
quasi
normale
e sopportabile se si mantiene
bassa
(se resta cioè nei limiti del
2%
o
3%
e persino
5% annuo
); è invece
molto
dannosa
quando è
alta
. Ne sono
più col-
piti
quei cittadini che a fronte dell’aumen-
to dei prezzi non riescono ad accrescere
i loro introiti, in particolare i
lavoratori
a reddito fisso
, come gli impiegati, gli
operai, i
pensionati
, che vedono costan-
temente
ridursi il potere d’acquisto
dello
stipendio, del salario, della pensione. Ne
sono invece
meno colpiti
gli
industriali
,
i
commercianti
e in genere tutti coloro
che possono
aumentare i prezzi
dei
beni
o dei
servizi
da loro forniti (meccanismo
che comunque finisce per contribuire al
processo inflativo
). Un’inflazione troppo
alta è dunque di
grave danno
per l’
eco-
nomia
e la
società
. Essa porta infatti al
progressivo
impoverimento
della mag-
gior parte della popolazione e al progres-
sivo
restringimento del mercato interno
,
finendo per mettere in crisi le attività
commerciali e la produzione industriale.
Nel primo dopoguerra
inflazione
e
svalutazione
caratterizzarono con estre-
ma gravità l’economia europea, sia nelle
nazioni sconfitte
sia in quelle
vincitri-
ci
. Per combattere l’
inflazione
, si ricor-
se a una
politica deflativa
: i
salari
degli
operai venivano tenuti
bassi
e molte in-
dustrie, anche in Italia, procedevano a
licenziamenti
. Lo scopo era
contenere i
costi di produzione
e, di riflesso,
i prez-
zi di vendita dei prodotti
; i salari bassi,
inoltre, determinavano un calo della do-
manda e quindi contribuivano al conte-
nimento dei prezzi. Per combattere la
svalutazione
, si adottarono invece po-
litiche di
sostegno
e di
stabilizzazione
del cambio
: tutti cercarono di rialzare il
cambio delle rispettive monete (cosa che
si ottiene con massicci acquisti di valuta
in Borsa) e di mantenerlo sui livelli stabili-
ti. L’operazione era necessaria anche per
facilitare la restituzione dei forti prestiti
concessi dagli Stati Uniti ai governi e alle
imprese europee.
L’inflazione in Europa: 1913-23.
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