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UNITÀ
I trattati di pace e i problemi del dopoguerra
I rappresentanti dei governi
che parteciparono a una
seduta della Società delle
Nazioni nel 1926.
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La Società
delle Nazioni
Il compito di mantenere la pace viene affidato alla
Società delle Nazioni
, costitu-
itasi per volontà del presidente
Wilson
(che nel 1919 ottiene il premio Nobel per la
Pace) nella neutrale Svizzera, a Ginevra, il
28 aprile 1919
: la prima
organizzazione
politica sovranazionale
con fini “planetari” e organi permanenti, nata per prevenire
le guerre garantendo la risoluzione delle controversie internazionali attraverso l’azio-
ne diplomatica e il controllo degli armamenti. Essa rimarrà formalmente
in attività
fino al 1946
, ovvero alla fine del secondo conflitto mondiale, che ne ha dimostrato
il fallimento, portando nel
1945
alla creazione di una
nuova organizzazione
: l’
Onu
[ unità 12, par. 4]. Infatti, nonostante che essa miri all’adesione – volontaria – di
tutte le nazioni del mondo, questa non si verifica: neppure gli stessi Sati Uniti vi ade-
riscono. Inoltre, la Società
non dispone di una forza militare
in grado di imporre
le sue
risoluzioni
politiche
o
sanzioni economiche
, che dovrebbero fungere da de-
terrente per chiunque abbia intenzione di aggredire un altro Stato, e deve
affidare
questo compito alle potenze che sono suoi membri
, trovandosi così a
riprodurre
esattamente i conflitti politici e diplomatici
esistenti fra di esse.
La Società delle Nazioni
non riesce
quindi
a funzionare
come dovrebbe, in primo
luogo per la
mancata adesione degli Stati Uniti
, dovuta a un cambio della guardia
nel loro governo: le elezioni presidenziali del 1920 vedono infatti vincitore il repub-
blicano Warren G. Harding (1921-23), che cancella l’impegno preso dal democratico
Wilson. Un limite ulteriore è poi costituito dall’iniziale
esclusione
sia della
Germania
(membro dal 1926 al 1933), sia dell’
Unione Sovietica
(membro dal 1934 al 1939),
e dal progressivo
abbandono
dell’organizzazione da parte di potenze che ne sono
addirittura state fondatrici – come il
Giappone
(1932) e l’
Italia
(1937).
Gli
interessi dei singoli Stati hanno
dunque
la meglio
e nei primi dieci anni di
attività l’organizzazione
non
riesce a promuovere
accordi a garanzia della pace
o
per
limitare gli armamenti
; ma conta qualche non secondario
successo diplomatico
nel favorire le richieste di indipendenza avanzate da alcuni Paesi soggetti all’impero
inglese: nel 1922 l’
Egitto
diviene
indipendente
, anche se sempre sotto influenza in-
glese; e così anche i regni dell’
Iraq
, dell’
Arabia Saudita
e della
Persia
, che nel 1935
prende il nome di
Iran
.
VERIFICA
se hai capito
•
Dove aveva sede la Società delle Nazioni?
•
In che anno la Germania fu ammessa a parteciparvi? E l’Unione Sovietica?
•
Quali furono i successi diplomatici dell’organizzazione?
risoluzione
Enunciato u¡ciale di un organi-
smo assembleare internazionale
su questioni riguardanti i rap-
porti o i conitti fra Stati mem-
bri, senza per altro avere un va-
lore vincolante.
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