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UNITÀ
I trattati di pace e i problemi del dopoguerra
3
Le di coltà del ritorno alla pace
e il “biennio rosso”
Durante la
Prima guerra mondiale
hanno
perso la vita
più di 500.000 soldati
italiani; la Francia conta 1.400.000 morti, la Germania 1.800.000, l’Austria-Ungheria
1.300.000, la Russia circa 1.600.000.
Enorme
è poi il
numero dei mutilati
, degli
in-
validi
nel corpo o nella mente (affetti cioè da malattie nervose o vere e proprie patolo-
gie psichiche), ma – a differenza di quanto accadrà nella Seconda guerra mondiale – i
caduti sono soprattutto combattenti, mentre i civili sono quasi sempre stati risparmiati.
La guerra ha lasciato dietro di sé, in tutta Europa,
profondi squilibri economici e
sociali
e una generale
condizione di precarietà
. Il
crollo demografico
, le
difficoltà
di reinserimento
dei
reduci
nel mondo del lavoro e nella vita civile, la necessità di
riconvertire
le industrie belliche agli usi di pace sono solo la punta dell’iceberg di una
situazione di difficile risoluzione
. Ci si rende conto che
la pace
tanto agognata
non
ha risolto i problemi
e ci si sente traditi da una patria per la quale si sono fatti così
duri sacrifici:
cresce il malcontento
, che si indirizza verso i governi.
Questo
malcontento
non è solo di chi ha combattuto, ma anche delle
donne
– che
hanno lavorato al posto degli uomini e ora devono “restituire” il posto di lavoro –, degli
operai
– che vedono ridursi i salari a causa della crisi economica –, dei
contadini
e dei
braccianti
– che, per esempio in Italia, vedono disattesa la promessa della di-
stribuzione di nuove terre [ unità 4, par. 11]. La difficoltà della
riconversione indu-
striale
dà luogo a una
gravissima
disoccupazione
, che getta sul lastrico moltissime
famiglie; il
valore del denaro diminuisce
e di conseguenza quello dei redditi; i datori
di lavoro hanno minori guadagni e per ridurre i
costi di produzione
assumono me-
no personale. I consumatori, impoveriti da anni di guerra e di ristrettezze, generano
una
scarsa richiesta di beni di consumo
. Anche i ceti medi pagano le conseguenze
della crisi economica e sociale: gli
impiegati
delle aziende in crisi vengono
licen-
ziati
; il taglio del
potere d’acquisto
degli stipendi dovuto all’
inflazione
[ p. 115]
[ scheda p. 123], la
paura della povertà
e la
delusione
di dover tornare a mansioni
umili e prive di “gloria”, dopo anni passati da ufficiali al comando di truppe,
porta
molti
piccolo-borghesi
a
opporsi
radicalmente
alle vecchie classi dirigenti
.
Fra il
1918
e il
1920
i
sindacati
e i
partiti socia-
listi
diventano il
punto di riferimento
per la po-
polazione delusa, si fanno promotori di richieste di
riforme e concessioni ai lavoratori: le
lotte sociali
si sviluppano, nell’
Europa intera
, con tale intensi-
tà che questo periodo viene ricordato dagli storici
Soldati
mobilitati
Caduti
in guerra
Impero britannico
Francia
Italia
Russia
Stati Uniti
Serbia
Germania
Austria-Ungheria
Turchia
8.804.467
8.410.000
5.615.000
12.000.000
4.355.000
707.000
11.000.000
7.800.000
2.850.000
980.300
1.357.800
650.000
1.700.000
116.000
45.000
1.733.700
1.200.000
325.000
disoccupazione
Condizione di chi non trova la-
voro o di chi, pur avendolo avu-
to, lo ha perduto.
riconvertire,
riconversione
Processo di trasformazione di
impianti industriali per adattar-
li a nuovi tipi di produzione, in
particolare dopo un ciclo più o
meno lungo condizionato dalle
esigenze belliche.
costo di produzione
In economia, l’ammontare di
ricchezza, di energia e di forza
lavoro necessarie per produrre
adeguatamente beni o servizi.
potere d’acquisto
Il valore reale dell’unità mone-
taria nel rapporto tra il reddito
e¦ettivo dei cittadini e il costo
delle merci e dei servizi.
Le spese militari
(in miliardi
di franchi-oro).
Sulla base dei dati ufficiali, il
costo finanziario della guerra
è stato calcolato secondo
le cifre della tabella. Per
comprendere l’entità della
somma complessiva, pari a
1090 miliardi di franchi-oro,
occorre ricordare che nel 1914
il debito pubblico complessivo
degli Stati in tabella era di 130
miliardi di franchi-oro.
Impero britannico
Germania
Francia
Stati Uniti
Russia
Austria-Ungheria
Italia
Belgio, Turchia,
Bulgaria, Serbia
260,4
243
168,2
161,3
132,1
124,3
78,4
27,4
- -
Il costo della Grande guerra:
i caduti.
Un reduce tedesco dorme nella vetrina di un hotel di Monaco
di Baviera.
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