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Democrazie e dittature fra le due guerre mondiali
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
midabile
arma di propaganda
nelle mani dei
nazionalisti
e, ben presto, del nascente
mo-
vimento fascista
.
Nonostante l’idealistico progetto di Wilson,
i
trattati di pace non riescono dunque a cre-
are una situazione di stabilità
. Tra l’altro, se
in certi casi restituiscono la
libertà a popoli
oppressi
e dominati, in altri
dividono popoli
già uniti
; in altri ancora, poi,
obbligano alla
convivenza popoli di cultura diversa
, separa-
ti per secoli da lingua, religione, costumi, me-
diante Stati multinazionali “artificiali”, come
la
Cecoslovacchia
o, ancor più, la
Iugoslavia
,
voluta nella speranza che l’unione in un unico
grande Stato possa far superare le tradizionali
discordie e rendere la regione più stabile e tran-
quilla. Vi sono poi i casi paradossali di
nuove frontiere politiche
che
distruggono
realtà economiche consolidate e redditizie
, come avviene nell’ex Impero austro-
ungarico, dove l’industria tessile viene spaccata in due: i telai in Austria, le filande in
Cecoslovacchia; ugualmente, altrove, si avranno macchinari privi dell’energia o della
materia prima, rimasta al di là del confine: fonderie senza più carbone; zuccherifici
senza più barbabietole e così via.
Gli
sconfitti
– come si è accennato – non sono stati neppure ascoltati e hanno
dovuto firmare un testo già pronto: questa
imposizione
, insieme all’
atteggiamen-
to anglo-francese
verso la Germania,
determina
in tutta l’area di lingua tedesca la
convinzione
che siano state compiute
ingiustizie eccessive
, con un
grave strascico
di odi e incomprensioni
, le cui conseguenze non tarderanno a farsi sentire.
VERIFICA
se hai capito
•
Che cos’era il corridoio di Danzica?
•
Quali nuovi Stati nacquero dallo smembramento dell’Impero austro-ungarico?
•
Quando avvenne l’annessione italiana di Fiume?
Varsavia
Bydgoszcz
Danzica
Königsberg
Memel
Stettino
Amburgo
Kiel
Wilhelmshaven
Berlino
Lipsia
Hannover
Dresda
Norimberga
Stoccarda
Strasburgo
Vienna
Bratislavia
Budapest
Klagenfurt
Berna
Bolzano
Kosice
ˆ
Praga
Breslavia
Katówice
Cracovia
Monaco
Plauen
Weimar
Colonia
Bruxelles
Francoforte
Coblenza
Oder
Elba
Weser
Reno
Reno
Danubio
Vistola
Mare
del Nord
Mar Baltico
CECOSLOVACCHIA
GERMANIA
POLONIA
AUSTRIA
ITALIA
SVIZZERA
FRANCIA
BELGIO
Fino al 1926
Fino al 1929
Territori sogge
a sanzioni
e occupazioni
alleate (1920-2
Territori sottop
a plebiscito
Confini del Rei
fino al 1918-19
Fino al 1930
Zone di occupazione
alleata
La Germania dopo il trattato
di Versailles.
nasce l’espressione
“vittoria mutilata”
FACCIAMO IL
PUNTO
La Conferenza di Parigi e i trattati di pace
l’Italia esce insoddisfatta per
la questione di Fiume e delle colonie
l’Impero austro-ungarico viene
smembrato in diverse nazioni: Austria,
Ungheria, Cecoslovacchia, Iugoslavia
ignora i 14 punti
di Wilson
La
Conferenza di Parigi
stabilisce le condizioni
di pace e ridenisce i conni degli Stati europei.
Con i
trattati
:
alla Germania vengono imposte
durissime condizioni di pace
disarmo
cessione di territori
Alsazia e Lorena
Schleswig
Pomerania e Alta Slesia
colonie
alla Francia
alla Danimarca
alla Polonia
a Francia e Inghilterra
pagamento di pesanti
riparazioni
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