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Democrazie e dittature fra le due guerre mondiali
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
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L’Europa dopo
Versailles
I
trattati
ridefiniscono la situazione territoriale
di varie regioni del mondo, e in
primo luogo del continente europeo: se nel 1914 in Europa erano presenti 26 Stati
indipendenti, nel 1920 questi sono ormai 38.
La
Germania perde oltre 70.000 km
2
di territorio
; è costretta a cedere l’
Alsazia
e la
Lorena
– e per 15 anni le miniere di carbone della Saar (regione della Germa-
nia occidentale, al confine con la Francia, – alla
Francia
, il
ducato di Schleswig
alla
Danimarca
, la
Posnania
e l’
alta Slesia
alla neonata Repubblica di
Polonia
, che si
vede inoltre riconoscere gli acquisti territoriali ottenuti a Brest-Litovsk. Inoltre, per
concederle un accesso al mare – presso Danzica, che diviene
città libera
– la
Prussia
orientale
viene
separata dalla Germania
tramite una striscia di territorio, appunto
il
corridoio di Danzica
.
Francia e Inghilterra si dividono le colonie tedesche in Africa:
Camerun
e
Togo
alla
Francia
;
Tanganica
e
Africa del Sud-ovest
all’
Inghilterra
.
Nuove
nazioni
nascono dallo
smembramento dell’Impero austro-ungarico
: in-
nanzitutto le repubbliche d’
Austria
(divenuta ormai un piccolo Paese) e di
Ungheria
.
Unendo Boemia, Moravia e Slovacchia viene poi creata un’altra repubblica, la
Ceco-
slovacchia
; tuttavia nella regione dei
Sudeti
rimangono oltre 3 milioni di abitanti di
lingua tedesca, determinando così il problema delle
minoranze
tedesche.
Nella tormentata regione dei
Balcani
viene formato il Regno di
Iugoslavia
(lette-
ralmente “Paese degli slavi del sud”), nel quale vengono riunite nazioni (e nazionali-
tà) assai diverse diverse: Croazia, Slovenia e Bosnia-Erzegovina (che appartenevano
all’Impero austro-ungarico), Serbia e Montenegro (che erano regni autonomi).
Varsavia
Danzica
(città libera
1920-39)
Königsberg
Amburgo
Lubecca
Berlino
(1919-35)
Hannover
Amsterdam
Weimar
Norimberga
Vienna
Budapest
Milano
Trieste
Fiume
(1920 città libera
1924 italiana)
Praga
Monaco
Colonia
Francoforte
Magonza
Düsseldorf
Posnania
Corridoio
di Danzica
Meclemburgo
Schwerin
Prussia
orientale
Prussia
Saar
Lorena
Alsazia
Assia
Turingia
Sassonia
Baden
Voralberg
Tirolo
Carinzia
Burgenland
Alto Adige
Renania
Ruhr
Oldenburg
Württemberg
Impero tedesco
Mare
del Nord
Mar
Baltico
Reno
CECOSLOVACCHIA
POLONIA
AUSTRIA
IUGOSLAVIA
UNGHERIA
ITALIA
SVIZZERA
PAESI
BASSI
L’Europa centrale dopo il trattato
di Versailles.
città libera
Statuto speciale assegnato
Danzica, che comprendeva l
città stessa, il porto e una pic
cola striscia di territorio circo
stante, per consentire ai polac
chi di poterla usare ancora com
accesso principale al mar Baltic
e al tempo stesso per non sot
toporre la popolazione tedesc
della città al governo diretto del
la Polonia.
corridoio di Danzica
Striscia di territorio che separav
il corpo principale della Germa
nia dalla regione della Prussi
orientale, istituita dopo la Prim
guerra mondiale per dare all
ricostruita Polonia uno sbocc
sul mar Baltico.
Sudeti (o Tedeschi dei
Sudeti)
Nome con cui sono note le po
polazioni tedesche che no all
Seconda guerramondiale popo
lavano la zona dei monti Sudet
(al conne tra Sassonia, Slesi
e Boemia, d’importanza strate
gica) e, per estensione, tutti
tedeschi che vivevano lungo l
zone di conne dell’attuale Re
pubblica Ceca e in aree intern
di Boemia e Moravia a forte pre
senza germanofona.
minoranza
Piccolo gruppo di persone che s
contrappone quantitativament
alla maggioranza della popola
zione di uno Stato o ai compo
nenti di un organismo politico
associativo per la diversità dell
lingua, dell’etnia, della religion
o delle opinioni professate.
Impero tedesco
fino al 1918
Impero
austro-ungarico
fino al 1918
Territori assegnati
per plebiscito
popolare
Renania
Occupazione
alleata come
sanzione 1920-26
Mandati della
Società
delle Nazioni
Occupazione
francese
della Ruhr 1923-25
Confini dei paesi
europei nel 1920
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