Page 19 - 120900036491_zagrebelsky_impresaturisticoristorativa

Basic HTML Version

1
Caratteri del turismo
7
di ribaltamento di posizioni: chi guarda è di fatto
l’animale e non viceversa.
La
sindrome dello zoo
è l’effetto di distacco che
il cliente-turista percepisce quando visita siti arti-
stici e/o archeologici senza entrare in contatto con
la realtà locale.
Nasce con particolare riferimento alle crociere
sul Nilo in Egitto, strutturate secondo la logica del
“guarda (mordi) e fuggi”: durante la crociera sul
Nilo la nave passa fra i vari villaggi senza alcuna
interazione con la popolazione locale, con breve
sosta vicino ai siti archeologici e ripartenza im-
mediata. Il cliente-turista, dalla sua gabbia dorata,
non ha la minima percezione della realtà locale,
che in alcuni casi gli viene persino volutamente
nascosta.
La
Sindrome di Hermann Hesse
equivale alla
ricerca di pratiche di
turismo autentico
. È la fru-
izione consapevole di turismo, definibile come
esperienziale
, dove l’intento del turista è quello
di cercare di capire la realtà locale e, per quanto
possibile, di confondersi e parlare con la gente del
luogo, andando ben al di là dell’acquisto di ricordi
specificatamente destinati al turista.
Così volle fare lo scrittore tedesco H. Hesse durante
il suo soggiorno in Italia nella primavera del 1901:
dopo qualche giorno di permanenza, si recò all’Ac-
cademia di Firenze e, tornato in albergo, stracciò la
famosa guida tedesca
Baedeker
su Firenze, affer-
mando “voglio vivere la città”. Da quel momento
cominciò a confondersi con la gente, visitò i giar-
dini di Boboli il giovedì pomeriggio, a quel tempo
giorno di apertura ai soli fiorentini, e ottenne una
delle massime soddisfazioni quando alcuni tede-
schi, scambiandolo per un fiorentino, gli chiesero
indicazioni per l’ufficio postale e lui riuscì a darle.
Il gesto era motivato dalla voglia di vivere auto-
nomamente la città provando le esperienze della
popolazione locale e confondendosi con essa.
Tale atteggiamento può identificarsi con la
ricerca
di turismo autentico
e rende maggiormente consa-
pevole il visitatore anche di fronte a una grande
opera d’arte, consentendone una maggiore conte-
stualizzazione e attualizzazione.
Si noti tuttavia che il ventiquattrenne H. Hesse vis-
se nella città di Firenze 40 giorni, non 40 ore come
accade al turista “mordi e fuggi” di oggi.
Sindrome di
H. Hesse
dello zoo alla
rovescia
Sindrome
dello zoo
Visita mordi e fuggi
Vacanze nella gabbia
dorata di un villaggio
o crociera
Esposizione di souvenir
e oggetti per turisti
in Marocco.
Fonte: elaborazione da E. Becheri,
Il turismo a Firenze. Un modello per le città d’arte
.
CCIAA e Carifi di Firenze, Mercury, Firenze 1995
Sindrome di
Stendhal
Effetto shock causato dalla
visione di un’opera d’arte
Fare turismo autentico,
esperenziale.
Slow tourism
, capire
il
modus vivendi
del luogo
(vivere fra la gente del luogo)
Di conseguenza, è opportuno sottolineare che
l’outgoing di un Paese determina l’in-
coming del Paese ricevente
.
ESEMPIO
Se un francese viene in Italia determina un movimento outgoing dalla Francia
e un flusso incoming in Italia.
In generale si può affermare che il
mercato turistico di una nazione
è dato dalla
somma del turismo domestico con quello incoming
, mentre il
mercato turistico dei
residenti
di una nazione si ottiene dalla
somma dei movimenti turistici che la popo-
lazione effettua all’interno dei propri confini nazionali con i flussi degli stessi cittadi-
ni verso l’estero
.
Per
movimento turistico
generalmente si intende il
numero dei pernottamenti
che
si verificano in una località.
Il
numero degli arrivi
è dato dal
totale degli individui che arrivano a una destina-
zione
. In media un arrivo dà luogo a diversi pernottamenti.
Il movimento turistico