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Caratteri del turismo
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come momento di riposo dal lavoro a quella del lavoro e della vita quotidiana in fun-
zione delle vacanze e del turismo
.
Questa affermazione può sembrare paradossale, ma da un punto di vista economico
è reale, tanto che alcune categorie sociali già destinano la maggior parte del loro red-
dito al turismo (seconda e terza casa, barca e posto barca, sport ecc.).
Inoltre a
livello sociale
l’affermazione-limite è confermata dal peso che le motivazioni
turistiche hanno nell’attività promozionale e pubblicitaria: di fatto il turismo e il tem-
po libero rappresentano un importantissimo riferimento per la promozione dei più
diversi prodotti (dalle bibite alle automobili) e conducono all’acquisto.
Il fatto che la
turisticità di un bene
o di un servizio possa essere determinata solo a
posteriori, in virtù della sua utilizzazione, ha un grande rilievo, perché conferma che
tempo libero e turismo tagliano trasversalmente tutte le altre attività
e spiega anche
perché il richiamo alla
motivazione turistica
è il principale condizionamento per la
pubblicità di numerosi prodotti.
Si parla di
capitalismo distributivo
per sottolineare che
il vero problema non è pro-
durre, ma collocare ciò che viene prodotto
. In tale contesto
il mercato dei beni si fa
più complesso e si segmenta
, organizzandosi intorno al polo dei
beni di uso corrente
e
a un polo di altri
beni più qualificati
.
Fra i primi prevale la concorrenza dei prezzi, mentre fra i secondi sono rilevanti i
condizionamenti immateriali e le qualità presunte o reali
(pubblicità come intervento
immateriale).
Per le
attività turistiche e del tempo libero
la componente
immateriale
risulta de-
terminante e rende molto diversa l’offerta di una località dalla pura sommatoria dei
vari “momenti” (territorio, ambiente, servizi, trasporti, cultura, formazione, mezzi fi-
nanziari ecc.).
La
qualità
di una data offerta turistica può essere considerata come il risultato
dell’
integrazione
dei beni e servizi che la compongono e delle relazioni funzionali
che si determinano fra branche e settori collegati.
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Beni, bisogni e viaggi
Nel vivere quotidiano, tutti i soggetti si trovano più volte di fronte a
bisogni
:
norma-
li
, come mangiare e dormire, ed
eccezionali
, come compiere un lungo viaggio per
una vacanza di piacere.
I bisogni si soddisfano con l’
acquisto di beni o servizi
.
esempio 
Nel caso del mangiare, il bisogno si soddisfa comprando beni alimentari o
andando al ristorante; nel caso del lungo viaggio, acquistando un biglietto aereo che
permetta di raggiungere la destinazione finale dove il cliente soggiornerà in una strut-
tura ricettiva.
Tradizionalmente si distinguono i bisogni in
primari
,
secondari
e
superflui
o di
lusso
. Già gli economisti del XIX secolo avevano distinto fra
necessities
(necessità
delle quali non possiamo fare a meno per vivere),
commodities
(ossia le comodità
della vita) e
luxuries
(beni di lusso riservati a pochi).
La
collocazione
dei beni nei tre raggruppamenti di bisogni indicati non è rigida nel
tempo, ma
flessibile
, in quanto dipende dal momento storico.
In generale il “
fare turismo
” è stata un’esperienza di lusso riservata a pochi fino alla
Prima guerra mondiale, per poi divenire sempre più una
comodità
durante il periodo
fra le due guerre e fino agli anni Sessanta del secolo scorso.
La componente
immateriale
del turismo
I bisogni
Beni necessari,
comodità e beni di lusso
Il turismo
come necessità