tico, ha dato vita a una rete di scuole in tutto il mondo impegnate in questo campo e
ha promosso l’istituzione di apposite “cattedre Unesco” a livello di istruzione superiore.
Altre iniziative hanno lo scopo di organizzare progetti in cui interagiscano la dimen-
sione del conoscere e l’esercizio pratico dei diritti umani. Esemplare in tal senso è il
modello messo a punto dall’Istituto di ricerca pedagogica di Parigi, elaborato intorno
a un doppio asse: quello delle conoscenze (conoscenza dei diritti, riflessione sui loro
fondamenti storici, filosofici, etici e formazione al diritto) e quello delle azioni prati-
che (funzionamento della vita scolastica, rapporti intersoggettivi, esperienze dell’alun-
no all’esterno della scuola). Ciò implica un’attenzione particolare da rivolgere agli stili
di insegnamento, agli ambienti (cognitivi ed emotivi) di classe e di istituto, alle rela-
zioni interpersonali, alle strategie didattiche alternative come la discussione di gruppo,
i giochi e le simulazioni, la drammatizzazione.
3
La condivisione dei vincoli di solidarietà
Complementare al riconoscimento e all’esercizio dei diritti umani si pone la condivi-
sione dei vincoli di solidarietà. Questa non va associata, come spesso accade nel par-
lare corrente, alla generosità personale o al volontariato e, dunque, a qualcosa di ecce-
zionale che solo le persone umanamente più sensibili e disponibili svolgono. Un conto
è parlare della solidarietà come iniziativa privata, motivata dalla necessità di supplire a
carenze dei poteri pubblici o di rispondere a situazioni di particolare emergenza, men-
tre è decisamente differente parlare della
solidarietà
in quanto normale
atteggiamen-
to di lealtà politica
, di disponibilità a svolgere la propria parte.
Pratica sportiva e scuola
possono anch’essi fornire
esempi poco educativi e
positivi per i giovani. È il caso,
in ambito scolastico, di quando
accade che i docenti non
rispettino, a loro beneficio,
le regole della vita scolastica
oppure perseguano fini
particolaristici non sempre
coerenti con le esigenze
degli allievi.
S02_M06 538-593.indd 582
02/03/