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Le chiese toscane e quelle arabo-normanne
ro di San Giovanni
(
Fig. 15
), a pianta centrale, e la
chiesa abba-
ziale di San Miniato al Monte
(
Fig. 16
), dai cui esterni emerge il
gusto per la creazione di
armonie geometriche realizzate con
i marmi bianchi e verdi
.
Il Romanico del Meridione
elabora elementi arabi e normanni
La
Sicilia
rimase sotto la dominazione degli Arabi dall’826 al
1072, anno in cui i Normanni conquistarono Palermo, governan-
do fino al XIII secolo. In quel periodo si espresse
un
linguaggio
artistico derivante dalla fusione tra elementi latini, bizantini
e soprattutto islamici e normanni
: le forme del Romanico in
Sicilia e nell’Italia meridionale vengono pertanto classificate co-
me appartenenti a una
architettura arabo-normanna
.
Negli edifici di questo periodo troviamo infatti elementi dell’ar-
chitettura araba, come gli andamenti orizzontali, i tetti piani, il
ricorrere delle forme geometriche, la presenza di cupole, la so-
brietà degli esterni contrapposta alla ricchezza degli interni, ma
anche la tendenza alla verticalità propria del linguaggio architet-
tonico nordico o normanno. Tra i principali esempi architettoni-
ci arabo-normanni ricordiamo il
Duomo di Cefalù
(
Fig. 17
) e il
Duomo di Monreale
(
Fig. 18
), la cui decorazione esterna dell’ab-
side mostra disegni di derivazione islamica e insieme evidenzia
la verticalità di ispirazione normanna.
Fig. 18
Duomo di Monreale, veduta
abside e chiostro, XII secolo,
Monreale.
Fig. 17
Cattedrale di Cefalù, facciata e interno,
XII-XIII secolo; Cefalù (Palermo).
GALLERIA
MULTIMEDIALE
Nel la
GALLERIA MULTI-
MEDIALE
troverai:
un repertorio di immagi-
ni di chiese romaniche
dell’Italia centrale e meri-
dionale;
la ricostruzione dei lavori
di ampliamento della chie-
sa di Santa Maria Novella
a Firenze.
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