ALLA
STORIA
DALLA
GEOGRAFIA
Le città
attraverso
i secoli
La rivoluzione urbana
Circa diecimila anni fa alcuni gruppi uma-
ni passarono da un’economia di caccia
e raccolta, basata sul nomadismo, alle
prime forme di agricoltura e allevamen-
to, attività che richiedono un’esistenza
sedentaria, organizzata in insediamenti
permanenti. I primi villaggi neolitici era-
no piccoli raggruppamenti di capanne,
ma col tempo alcuni si trasformarono in
città, dotate di edifici robusti e duraturi,
in mattoni o in pietra.
Le città più antiche furono probabilmente
Gerico, in Palestina, che risale all’
VIII
mil-
lennio a.C., e Catal Hüyük, fiorita poco
dopo nell’Anatolia meridionale, ma le pri-
me civiltà urbane in senso stretto fiorirono
a partire dal terzo millennio, quando si
svilupparono importanti centri nelle pia-
nure alluvionali della Mesopotamia, nella
bassa valle del Nilo, in quella dell’Indo e
nelle pianure del Fiume Giallo e del Fiume
Azzurro.
Questa rivoluzione urbana, dunque, si
manifestò nelle aree in cui si erano svi-
luppate le prime colture irrigue, che ga-
rantivano raccolti abbondanti. Dove la
produttività agricola era elevata, infatti, si
otteneva un surplus alimentare che con-
sentiva ad alcuni ceti sociali di svolgere
funzioni diverse dal lavoro dei campi: de-
dicarsi all’artigianato e al commercio, alle
attività militari, al culto religioso, all’am-
ministrazione.
Le città greche e romane
Fra l’
VIII
e il
VI
secolo a.C. che in Grecia si
sviluppò una civiltà urbana dalle carat-
teristiche inedite, basata su un sistema
di città-stato. Queste città avevano una
struttura simile: disponevano di un’
agorà
,
la piazza dove si riunivano i cittadini, un
Crisi e rinascita delle città
europee
Caduto l’Impero romano iniziò per le città
europee un lungo periodo di decadenza,
dovuto alle epidemie, alle guerre e all’in-
sicurezza prodotta dalle invasioni barba-
riche (
IV
-
VI
sec. d.C.). Solo verso il Mille
l’Europa cominciò a risollevarsi: la ripresa
dei traffici commerciali e il rilancio delle
attività manifatturiere favorirono il ripo-
polamento delle aree urbane.
Della rinascita urbana furono prime pro-
tagoniste alcune città marittime italiane,
quali Genova, Venezia, Pisa e Amalfi, che
si svilupparono grazie al commercio di
spezie e tessuti importati dall’Oriente.
Notevole fu anche la crescita di molte
città della Toscana, della Lombardia, del-
le Fiandre e del mar Baltico, che oltre a
sviluppare le attività commerciali e finan-
ziarie, si specializzarono in alcune atti-
vità manifatturiere, particolarmente nel
settore tessile.
In seguito alla scoperta dell’America, as-
sunsero un’importanza crescente le città
portuali affacciate sull’Atlantico. Fu così
che si svilupparono centri come Siviglia,
Cadice, Bordeaux, La Rochelle, Liverpool,
Glasgow, e che raggiunsero il loro mas-
simo splendore città come Lisbona,
Amsterdam, Amburgo e Brema. A parti-
re dal Seicento, parallelamente al declino
della potenza spagnola, iniziò la crescita
economica e politica dell’Inghilterra, la cui
capitale, Londra, agli inizi del Settecento
divenne la principale città del mondo.
SOPRA
: Nei centri urbani dell’antichità
vi erano sempre un tempio, un palazzo,
sede del potere politico, le mura
difensive e un mercato. Attorno alle città
sorgevano i campi. Nella foto, i resti di
Mohenjo-Daro, antica città sorta nella
pianura dell’Indo.
teatro e un tempio posto sull’acropoli, a
significare il controllo della divinità sulla
polis
. La popolazione poteva arrivare ad
alcune decine di migliaia di abitanti, ma
quando le risorse del territorio non ba-
stavano più, ogni città spingeva parte
dei suoi cittadini a emigrare per fondare
una nuova città. In questo modo sorsero
numerose colonie greche, lungo le coste
dell’Anatolia, dell’Italia meridionale (la
Magna Grecia) e della Spagna.
Anche i romani fondarono molte città,
soprattutto in epoca imperiale, quando
si espansero nel bacino del Mediterraneo
e in Europa centrale, nelle attuali Francia,
Germania e Inghilterra. Le città romane
sono riconoscibili per la loro struttura a
maglia quadrata, la stessa con cui si rea-
lizzava ogni accampamento militare (
ca-
strum
). Rivoluzionaria per quell’epoca
era la dotazione di infrastrutture urbane:
strade ampie e pavimentate, acquedot-
ti, fognature, e poi molti edifici pubblici,
spesso monumentali, come basiliche, ter-
me, teatri, anfiteatri e circhi. Roma stessa
aveva queste caratteristiche, ma soprat-
tutto dimensioni uniche per l’antichità,
avendo probabilmente raggiunto, in età
imperiale, il milione di abitanti.
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