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Un continente con molte città
L’Europa
conta un grande numero di città, perché
una quota molto elevata dei suoi abitanti,
quasi l’80%, vive nei centri urbani anziché
in villaggi o in case isolate. Questa elevata
urbanizzazione non è un fenomeno nuovo
per l’Europa, se si considera che già agli inizi
dell’Ottocento, quando lo sviluppo indu-
striale era appena agli inizi, la popolazione
urbana era già il 50%del totale. Aquell’epo-
ca, tuttavia, solo Londra aveva le dimensioni
di una metropoli e appena 23 città contava-
no più di 100 000 abitanti. Oggi le metro-
poli sono alcune decine, ma particolarmente
numerose sono le città di piccola e media
grandezza, la cui origine risale, quasi sem-
pre, molto indietro nel tempo.
Le reti urbane
Viste su una carta geogra-
fica, dove sono rappresentate con circoletti
di dimensioni proporzionali alla loro dimen-
sione, le città formano una rete urbana, i cui
nodi sono costituiti dai centri urbani stessi e i
fili sono rappresentati dalle vie di comunica-
Città e reti urbane in Europa e in Italia
APPROFONDIMENTO
Le aree metropolitane
possono espandersi
fino a inglobare città
di media grandezza,
trasformandosi in
conurbazioni.
zione: strade, autostrade e ferrovie.
In Europa, come in qualsiasi altra parte del
mondo, le reti urbane assumono aspetti
diversi che possiamo riassumere in due tipo-
logie: monocentrica o policentrica. La prima
si ha quando esiste una grande città o una
metropoli dominante, nella quale si accentra
gran parte delle funzioni e intorno a cui sor-
gono soltanto centri urbani di dimensioni e
di importanza minori. È il caso della Francia,
dell’Ungheria o della Grecia, paesi in cui le
rispettive capitali, Parigi, Budapest e Atene,
sovrastano di gran lunga tutte le altre città.
Una rete policentrica, invece, si compone
di molte città di media grandezza, nessuna
delle quali prevale sulle altre, svolgendo cia-
scuna un suo ruolo particolare. In Europa,
l’Italia e la Germania sono esempi di paesi
con reti policentriche
Aree metropol itane e conurbazio-
ni
Praticamente ogni metropoli europea
si trova al centro di una ben più vasta area
metropolitana. Le maggiori sono quelle di
Parigi e Mosca, che raggiungono i 10 milioni
di abitanti, di Londra (7 milioni), Madrid (6
milioni), San Pietroburgo (5 milioni), Berlino
e Atene (4 milioni). Le aree metropolitane
sono tipiche delle regioni in cui si è model-
lata una rete urbana monocentrica. Quando
invece siamo in presenza di una rete policen-
trica, la crescita di ciascuna città porta alla
nascita di una conurbazione. Ogni città che
ne fa parte conserva la propria autonomia
e le sue specifiche funzioni, ma nello stesso
tempo mantiene relazioni molto strette con
i centri vicini, grazie alla presenza di una fitta
trama di vie di comunicazione.
In Europa si contano numerosi esempi di
conurbazioni, concentrate soprattutto nella
fascia centrale del continente. La più vasta si
trova in Germania, nel bacino minerario del
bassoReno, fattadi numerose città conmeno
di 1 milione di abitanti
(Colonia, Düsseldorf,
Dortmund, Essen,
Duisburg ecc.) che
assieme raggiungono
i 10milioni di persone.
Nel Regno Unito tro-
viamo una seconda
grande conurbazione, comprendente le città
di Manchester, Liverpool, Sheffield e Leeds,
mentre conurbazioni di minori dimensioni si
trovano anche in Polonia, Russia, Paesi Bassi
e in Italia.
La rete urbana dell’Italia
Perché si viene a
creare una rete monocentrica o policentri-
ca? La storia dell’Italia ci aiuta a spiegarlo.
La nostra penisola rimase infatti divisa fino al
1861 in tanti piccoli stati, ognuno dei quali
ebbe una propria capitale. Alcune di esse
sono città di dimensioni medio-grandi, come
Torino, Milano, Venezia, Genova, Firenze,
Roma e Napoli, ma non dobbiamo dimen-
ticare che anche Mantova, Ferrara, Parma,
Lucca furono capitali, e altre ancora.
Malgrado sia dotata di una rete urbana
policentrica, l’Italia non manca di agglo-
merati urbani. La maggiore area metropoli-
tana è quella costituita da Milano e dal suo
hinterland, che si sviluppa in direzione del
Piemonte, a occidente, e del Veneto, a orien-
te. Si sta quindi delineando una conurbazio-
ne padana che da Torino raggiunge Venezia,
inglobando non solo grandi e piccole città,
ma anche le aree metropolitane di Torino e
di Milano.
Altre conurbazioni, anche sediminori dimen-
sioni, si sono affermate lungo il corso inferio-
re dell’Arno, in Toscana, lungo la via Emilia, in
Emilia-Romagna, e sulla riviera romagnola,
dove molti centri turistici risultano saldati in
una conurbazione lineare, che da Ravenna
raggiunge Pesaro, facendo perno su Rimini.
Genova e diversi centri delle due riviere liguri
stanno conoscendo uno sviluppo analogo.
Roma e Napoli sono due aree metropoli-
tane che tendono ad avvicinarsi, e prima o
poi formeranno un’altra conurbazione, così
come Reggio Calabria e Messina, che stan-
no dando vita a una conurbazione sulle due
sponde dello stretto di Sicilia.
Milano e il territorio circostante formano
una vasta area metropolitana, abitata da
oltre 3 milioni di persone. Nell’immagine
satellitare sono indicate in magenta le aree
prive di vegetazione, che comprendono i centri
urbani e le aree rocciose (come le cime delle
montagne).
La Randstad Holland è una grande conurbazione
a forma di anello che comprende le città di
Amsterdam, Rotterdam e Utrecht e mantiene al
suo interno vaste superfici agricole.
Madrid
Barcellona
Lisbona
Marsiglia
Vienna
Tirana
Bergen
Stavanger
Kristiansand
Göteborg
Malmö
Norrköping
Kiel
Copenaghen
Lodz
Varsavia
Riga
Tallin
Minsk
Mosca
Bordeaux
Le Havre
Basilea
Strasburgo
Lussemburgo
Bristol
Anversa
Ostrava
Bruxelles
Birmingham
Glasgow
Edimburgo
Aberdeen
Manchester
Liverpool
Cardiff
Londra
Amburgo
Cracovia
Brema
Magdeburgo
Lubiana
Sofia
Bucarest
Kiev
Lipsia
Praga
Milano
Firenze
Roma
Napoli
Bologna
Francoforte
Mannheim
Stoccarda
Colonia
Rotterdam
Liegi
Nantes
Parigi
Belfast
Dublino
Oslo
Skopje
Belgrado
Odessa
Istanbul
Sarajevo
Zagabria
Budapest
Lione
Zurigo
Lilla
Amsterdam
Danzica
Hannover
Dortmund
Monaco
Venezia
Genova
Palermo
Taranto
Atene
Torino
Rouen
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