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Hai mai sentito parlare di
“ecomostri”, ossia costruzioni
famose per la loro “bruttezza”
ma, soprattutto, per i danni
arrecati al paesaggio?
Documentati e fai qualche
esempio.
di trasporto incomplete e poco efficienti.
Per porre rimedio a queste situazioni è necessario pro-
cedere a una
programmazione dello sviluppo urbano
,
cioè alla stesura e all’applicazione di
piani
regolatori
.
Elaborati da architetti e urbanisti per conto delle ammi-
nistrazioni locali, essi svolgono due ruoli fondamentali.
Programmano l’uso degli spazi, definendo i luoghi in
cui dovranno sorgere aree verdi, quartieri residenzia-
li, impianti sportivi, complessi di uffici, infrastrutture
pubbliche e private; in secondo luogo dettano regole,
imponendo le dimensioni massime degli edifici, la loro
volumetria in rapporto agli spazi verdi, la distanza mini-
ma fra una costruzione e l’altra, la larghezza delle strade
ecc. (
8
).
L’introduzione di queste regole, anche in molte città del
Sud, non sempre si traduce in una crescita urbana ordi-
nata ed equilibrata, soprattutto perché i piani regolatori
possono essere oggetto di forzature da parte di pote-
ri economici che vogliono affermare i propri interessi.
In assenza di controlli adeguati, infatti, aree destinate
al verde possono trasformarsi in zone residenziali, gli
edifici raggiungono un numero di piani superiore al
consentito, gli spazi minimi fra le abitazioni vengono
ignorati.
Il decentramento degli spazi urbani
Molti proble-
mi che affliggono le metropoli derivano dalle dimensio-
ni eccessive delle città, cioè dal gigantismo urbano. Una
3. La difficile gestione delle città
I problemi delle aree urbane
Rispetto alla vita che
si svolge in campagna, quella di città sembra offrire
soprattutto vantaggi: garantisce un’ampia disponibilità
di beni di consumo, offre occupazioni in attività terzia-
rie, meno faticose e più sicure rispetto ad altri tipi di
lavoro, fornisce servizi che migliorano la qualità della
vita, nel campo dell’istruzione, della salute, del diverti-
mento. Ma le città grandi e densamente popolate com-
portano anche
problemi
economici
, come la necessità
di costruire e gestire costose infrastrutture, e problemi
di tipo
ambientale
. Lo spostamento di merci e popo-
lazione richiede elevati volumi di traffico e produce
un forte inquinamento dell’aria, che si ripercuote sulla
salute dei cittadini.
Gravi possono essere anche i
problemi
sociali
, come
l’eccessivo divario di reddito fra gli abitanti dei diversi
quartieri, la difficile integrazione degli immigrati, la dif-
fusione degli stupefacenti, il senso di insicurezza deri-
vante dalla criminalità.
Questi aspetti interessano sia le metropoli dei paesi svi-
luppati, sia quelle dei paesi poveri, anche se con sem-
bianze differenti.
Programmare lo sviluppo urbano
Molti problemi
delle città derivano da uno sviluppo urbano avvenuto in
assenza di regole e senza alcuna forma di controllo pub-
blico. Alcune città, per esempio, hanno scarsa dispo-
nibilità di spazi verdi, ospedali e uffici amministrativi
poco numerosi e mal distribuiti sul territorio, strade
insufficienti ad accogliere elevati volumi di traffico, reti
8.
Particolare di una carta di
zonizzazione. Essa suddivide il
territorio in zone omogenee,
sulla base della loro possibile
destinazione.
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