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da che cosa pensi
possa dipendere
la scarsa presenza
di climi freddi e
seminivali nell’emisfero
meridionale?
rispondi
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Nel complesso, comunque, Solone spezzò i privile-
gi ereditari delle famiglie aristocratiche, allargando
la base della partecipazione alla vita politica. Inoltre
egli espropriò i nobili dei terreni pubblici usurpati nel
corso del secolo
vii
a.C. e li ridistribuì tra i contadini e i
pastori, venendo parzialmente incontro alle loro richie-
ste e attenuando il loro disagio.
I limiti dell’opera di Solone
All’antico principio che
solo i nobili potevano, per privilegio di nascita, rico-
prire importanti incarichi governativi, Solone oppose
dunque il principio della ricchezza. Tuttavia coloro che
possedevano le terre migliori e più produttive erano i
nobili, che quindi potevano diventare con grande faci-
lità arconti. Per di più il reddito era valutato in quan-
tità di prodotti agricoli; i mercanti e gli artigiani, che
pure erano ricchi, ma non sempre possedevano terreni,
rimanevano quindi esclusi dal potere.
La tirannide di Pisistrato
In seguito alle riforme di
Solone, i contrasti tra i proprietari terrieri e i mercanti si
acuirono. Il nobile Pisistrato approfittò allora della situa-
zione per impadronirsi del potere alla testa di un gruppo
di soldati mercenari. Nel 561 a.C. egli divenne tiranno
di Atene e, dopo essere stato cacciato una prima volta,
nel 546 a.C. vi tornò e rimase a capo della
polis
fino alla
morte, nel 528 a.C. Pisistrato governò con grande mode-
razione: nonostante fosse di origine aristocratica, egli
difese gli interessi dei gruppi sociali che erano stati sfa-
voriti dalle riforme di Solone e poté godere di un vasto
L’orGanIZZaZIone PoLItICa atenIese doPo La rIForma dI soLone
areòpago
consiglio degli anziani
(ex arconti)
arconti
9 magistrati nominati dalla
i e dalla ii classe
Funzioni: militari, religiose,
legislative, esecutive
elièa
Tribunale popolare sorteggiato fra tutti i cittadini
ecclèsia
Assemblea di tutti i cittadini
I classe
Pentacosiomedimni
II classe
cavalieri
III classe
Zeugiti
IV classe
Teti
Il simposio, o i greci a banchetto
APPRoFondimEnTo
Il simposio, un’occasione per discutere degli argomen-
ti più diversi
le grandi cene ateniesi si dividevano in due
parti: alla prima, considerata la cena vera e propria, par-
tecipavano sia gli uomini sia le donne (solo le etére, le ac-
compagnatrici a pagamento); alla seconda convenivano i
soli uomini, che bevevano notevoli quantità di vino. il ban-
chetto (il simposio) durava spesso fino all’alba: i parteci-
panti discutevano degli argomenti piú vari, come ci rivela
il famoso dialogo del filosofo Platone, il
Simposio
, dove i
convitati discutono dell’amore (fra gli invitati ci sono il fi-
losofo Socrate, il poeta comico Aristofane, il poeta tragico
Agatone, il padrone di casa, il medico Erissimaco e lo spre-
giudicato politico Alcibiade).
Danze e gioch
i
il banchetto era allietato dalla presenza di
danzatrici e di flautiste, le uniche donne ammesse in que-
sti contesti, o dallo svolgimento di giochi, il più famoso dei
quali era il cottabo. nato in Sicilia, il cottabo consisteva nel
gettare in un bacile pieno d’acqua, situato nel centro del-
la stanza, il vino rimasto nella coppa di ciascun convitato.
Sulla superficie del bacile erano disposti alcuni piccoli reci-
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